sabato 27 luglio 2019

5-9 luglio Salerno-Palinuro (SA)

venerdì 5 luglio 2019
Alle 10:00 molliamo gli ormeggi e mettiamo la prua verso Punta Campanella. C'è pochissimo vento, 3 kn al traverso, con genoa e mezzana a riva facciamo 5.5 kn... aiutati dal motore, ovviamente.
In vista di Capri, verso le 14:00 il vento cala del tutto e così chiudiamo le vele.
Eremo di San Costanzo - Massa Lubrense ©Valeriaderiso
il cinquecentesco Eremo di San Costanzo, ben visibile passando da Punta Campanella
Alle 15:00 siamo a Punta Campanella e finalmente arriva un po' di vento, 14 kn da W-NW al lasco, facciamo un bordo allontanandoci un po' dalla costa per andarlo a cercare, così con randa e genoa a riva possiamo spegnere il motore e navigare nel silenzio a 5,5 kn. Alla nostra sinistra sfila Gallo Lungo, l'isola più grande del piccolo arcipelago de Li Galli, così chiamato perché associato nell'antichità alle Sirene della mitologia greca, metà donna e metà uccello, responsabili dei naufragi delle imbarcazioni. Gallo Lungo è l'unica isola abitata fin dai tempi dei Romani, e nonostante le sue esigue misure ha una storia molto ricca di eventi: alla metà del 1800, la famiglia dei Conti di Guissi vi costruì una fattoria per l'allevamento dei conigli, ma dopo un iniziale successo nel 1873 una terribile tempesta colpì l'arcipelago e affogò tutti i conigli. Nel 1924 l'arcipelago fu poi acquistato da un coreografo e ballerino russo, Léonide Massine, che fece costruire una magnifica villa abbellita da Le Corbusier, successivamente acquistata nel 1989 dal celebre ballerino russo Rudolf Nureyev.
Gallo Lungo - Arcipelago Li Galli Positano (SA) ©Valeriaderiso
Gallo Lungo - Arcipelago Li Galli Positano (SA)
Alle nostre spalle lasciamo Capri e i suoi Faraglioni.
Capri e i Faraglioni ©Valeriaderiso
Capri e i Faraglioni
Alle 16:00 strambiamo, poi apriamo anche la mezzana, il vento è al traverso da W tra i 13 e i 15 kn, facciamo 5,5/6 kn. L'intenzione è di passare la notte da qualche parte in Costiera Amalfitana,  abbiamo sentito il nostro amico Riccardo che ci ha suggerito una serie di posti, siamo orientati a scegliere Maiori. Intorno alle 17:30 chiamo Fabrizio, un altro amico che gestisce una società di charter (la South Star) e che ci ospiterà per qualche giorno da domani, per ricordargli che siamo in arrivo. Mentre parliamo capisco che per lui sarebbe meglio se arrivassimo stasera e allora cambiamo programma: correggiamo la prua, accendiamo il motore, chiudiamo le vele e facciamo rotta verso Salerno.
Passiamo davanti ai caratteristici borghi della Costiera, il primo è Erchie, luogo del cuore per me, dove ho passato tantissime e bellissime estati della mia adolescenza e gioventù, e dove ho ancora tanti amici.
Costiera Amalfitana - Erchie (SA) ©Valeriaderiso
Costiera Amalfitana - Erchie (SA)
Cetara, dove producono la meravigliosa colatura di alici - che alcuni di voi, cari amici cari, hanno provato a casa nostra - con alle spalle l'arco naturale di Monte Finestra.
Costiera Amalfitana - Cetara (SA) e Monte ©Valeriaderiso
Costiera Amalfitana - Cetara (SA) e Monte Finestra
E infine Vietri sul Mare, l'ultimo paese prima di Salerno.
Costiera Amalfitana - Vietri sul Mare (SA) ©Valeriaderiso
Costiera Amalfitana - Vietri sul Mare (SA)
Nel frattempo scopriamo che Roberto e Michele sono anche loro qui con Denecia, ormeggiati alla Lega Navale! Di nuovo, come lo scorso anno all'Isola d'Elba, ci incontriamo per caso! Roberto ha avuto un piccolo incidente al braccio e prevedono di partire domani per tornare a Pozzuoli dove hanno da sistemare un problema con le batterie, ci invitano ad andare a cena fuori con loro, ma non ce la faremmo mai, così ci si mette d'accordo per vederci dopo cena e mangiare un gelato al Nettuno insieme [n.d.r: molti di voi non conoscono questa gelateria, rinomata in città, la prima a proporre più di trent'anni fa la brioche siciliana con il "tuppo" sfornata fresca e ripiena di gelato, una vera squisitezza, se vi capiterà di andare a Salerno da assaggiare assolutamente].
Arriviamo in vista della città in un'ora e mezza, alle 19:45 siamo all'ormeggio alla banchina alle spalle della Stazione Marittima. Avvisiamo il nostro amico Riccardo che ci ha seguiti virtualmente tutto il giorno e che credeva saremmo arrivati domani, e dopo pochissimo eccolo comparire con Ulla, la sua compagna! Passiamo un sacco di tempo a chiacchierare in pozzetto, finché non arriva la telefonata di Roberto e Michele: hanno finito di cenare e ci aspettano. Che bello avere questa accoglienza dagli amici!! meglio di così non potevamo immaginare. E domani vedremo la mia famiglia che ci sta aspettando da tempo...

sabato 6, domenica 7, lunedì 8 luglio 2019
I giorni successivi sono passati all'insegna di un gran caldo.
Li abbiamo trascorsi passando il tempo con la mia famiglia, anche se non sono riuscita a vedere tutti quelli che avrei voluto, facendo la spesa, i bucati accumulati, sbrigando questioni pratiche come l'assicurazione, e macinando chilometri e chilometri a piedi sotto il sole cocente. Domenica abbiamo portato la nonna a fare una girata su Maramea.
La nonna ©G.Salvatore
la nonna
Sono venuti insieme a noi amici vecchi e amici nuovi, e Sara ha subito legato.
©G.Salvatore
Ci hanno poi raggiunti anche gli zii con il loro Gozzo Aprea.
©G.Salvatore
un tuffo dal gozzo
Rientrati in città, nuova tappa gelato, stavolta da Giallo Limone, altra gelateria che merita una visita [hanno anche i cannoli freschi che riempiono al momento! e delle magnifiche granite]. Dopo la dolcezza del gelato, il momento dei saluti tra Sara e il suo nuovo amico è stato duro.
©G.Salvatore
Il lunedì abbiamo comprato una canna da pesca per Sara e una piumetta nuova per vedere se si riesce - finalmente - a pescare qualcosa a traina. Poi abbiamo chiuso il nostro soggiorno salernitano in bellezza con una magnifica cena da Riccardo e Ulla, anche se l'indomani volevamo partire presto non ci siamo resi conto del tempo che passava e siamo rientrati alle 2.00!!!

martedì 9 luglio 2019
Alle 8:00 in punto molliamo gli ormeggi e partiamo sotto un cielo grigio e un'umidità spessa e pesante, e niente vento...
Quando navighiamo a motore, come stamattina, ci capita spesso di recuperare cassette di polistirolo cadute dai pescherecci, buste, palloncini e altre "amenità", oggi ci dice bene: un parabordo nuovo di zecca!
Di solito per questi recuperi uso il raffio, un bastone telescopico con uncino appuntito che mi permette di infilzare la plastica e di portarla a bordo facilmente senza rischio di perderla; ma il raffio è un attrezzo pericoloso, quindi ogni volta che lo uso devo poi rimetterlo a posto. Oggi, poco dopo aver preso il parabordo alla deriva, avvistiamo qualcos'altro; per pigrizia invece del raffio, appena riposto,  decido di usare il mezzo marinaio, un bastone abbastanza lungo, con una specie di gancio stondato sulla testa e  un manico sulla coda, che si usa per prendere le cime di ormeggio. Tenendolo per il manico di gomma mi piego oltre la battagliola per vedere di cosa si tratta stavolta: un secchio mezzo pieno d'acqua. Lo aggancio e ... sguish... il mezzomarinaio si fila dal manico, vola in mare e io resto con il manico in mano! Per fortuna galleggia!! velocissimamente il NormalCapitano mette il pilota automatico, prende il raffio dal gavone, riacciuffa il mezzo marinaio e anche il secchio!! È proprio un NormalCapitano!!
Dopo la rocambolesca avventura del mezzomarinaio, verso le 10:40 si alza il vento, poco, 7-8 kn di bolina da sud-sud/ovest, mettiamo tutte le vele a riva e con il motore al minimo dei giri facciamo 5.6 kn. Pian piano il vento aumenta arrivando a 11-12 kn, possiamo spegnere il motore e navighiamo a 6 kn.
Porticciolo di Punta Licosa (SA) ©Valeriaderiso
Porticciolo di Punta Licosa
Verso le 14:00 l'isola di Licosa ci sfila al traverso, sarebbe bello fermarsi, questo è uno dei miei posti del cuore, fondali bellissimi e acqua cristallina, con la pineta che arriva quasi al mare, ma non saremmo ridossati.
Isolotto di Licosa (SA) ©Valeriaderiso
Isolotto di Licosa (SA)
Eravamo indecisi se di fermarci nella vicina baia di Ogliastro o proseguire per Palinuro, ma sentiamo Luciano e Gigliola che, con il Walrus, sono proprio lì, così non abbiamo più dubbi e proseguiamo. Il vento cala e dobbiamo riaccendere il motore, fine della pace.
Alle 18:30 siamo nella Baia del Buondormire, subito dopo Capo Palinuro.
le grotte nella scogliera di Capo Palinuro (SA) ©Valeriaderiso
le grotte nella scogliera di Capo Palinuro (SA)
Capo Palinuro (SA) ©Valeriaderiso
Capo Palinuro (SA)
la torre di Capo Palinuro (SA) ©Valeriaderiso
la torre di Capo Palinuro (SA)
Ormeggiamo tra la costa e lo Scoglio del Coniglio, accolti dai nostri amici livornesi e felici che le nostre rotte si incontrino di nuovo.
Baia del Buondormire e Scoglio del Coniglio ©Valeriaderiso
Baia del Buondormire e Scoglio del Coniglio
^_^

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