sabato 29 giugno 2019
Al risveglio ci troviamo in una densità di barche mai vista prima, nemmeno il 15 d'agosto a Portoferraio con avviso di burrasca. Cerchiamo di contarle e arriviamo a 400. Un caos tremendo: moto d'acqua ovunque, motoscafi enormi che ormeggiano a poche centinaia di metri dalla spiaggia, gommoni con la musica - orrenda - a palla, barchini a noleggio, un gozzetto che vende gelati...
(Guardando il video vi renderete conto di quanto fosse difficile mantenermi in equilibrio mentre lo giravo, e vedrete anche quanto fosse vicino il catamarano che cito fra poco)
Ci spostiamo un po' più all'esterno della baia, per tentare di evitare questa confusione, ed allontanarci da un catamarano che ieri sera si è ormeggiato "
ad cacchium" troppo sulla nostra prua e ora che il vento ha girato rischiamo di finirgli addosso. Ma serve a poco perché le barche non cessano di arrivare: oggi è San Pietro e Paolo, a Roma è festa e sono tutti qui!
Naturalmente anche un po' più fuori si rolla ugualmente, come se si fosse in mare aperto con le onde. E io, cosa penso di fare? un lavoro facile e leggero... affrontare le modifiche che richiede l'enorme e pesante tendalino di poppa, assolutamente necessario se si vuole sopravvivere al solleone di questo periodo.
Bisogna spostare alcuni tagli e rinforzarli, e aggiungere degli occhielli fatti con le fettucce di nylon in cui infilare le cimette che dovranno servire per legarlo alle sàrtie (i cavi d'acciaio che dagli alberi arrivano in coperta). Prendo la macchina da cucire e sudando sette camicie, - perché il tendalino, come ho detto, è enorme e pesante, perché fa caldissimo e perché la barca rolla che è un piacere con tutte le barche che intorno a noi vanno in su e in giù - dopo circa tre ore di lavoro ho finito la parte più faticosa.
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il tendalino di poppa |
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il tendalino di poppa |
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il tendalino di poppa |
(Le foto le ha scattate la MiniMozza con la mia macchina fotografica... brava eh?)
L'ultimo step sarà aggiungere una sorta di canalina in cui far scorrere le cime, dovrò cucire degli altri pezzi di nylon nei punti indicati dalla frecce azzurre dove si intravedono i due segni paralleli.
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il tendalino di poppa, lavoro da terminare |
Nel momento in cui sto trascrivendo il diario, cioè il 12 luglio, ancora non ho terminato il lavoro, perché per vari motivi non ne ho avuto la possibilità o il tempo, ma lo stiamo usando lo stesso, tendendo le cime su cui si appoggia.
Quando finalmente mi alzo ho la schiena dolorante per aver dovuto contrastare tutto il tempo il movimento continuo della barca mentre cucivo, e sono le 15:00 direi che è proprio ora di pranzare!!!
Dopo mangiato fuggiamo da questo luogo, che da baia di sogno è diventata infernale, facendo un giro con il gommone dalla parte opposta a quella dove siamo stati ieri. Andiamo verso la Punta di Capobianco. Dalle foto potete ben intuire il perché di questo nome.
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Ponza - Punta di Capobianco |
Vi assicuro che le foto rendono poca giustizia alla maestosità di queste formazioni, sono magnifiche. Questa qui su sembrava una colata di calce viva su una roccia preesistente, lo stesso fascino hanno tutti gli anfratti e le case-grotta scavati dall'uomo per ricoverare le barche o farne dei magazzini o chissà che altro.
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Ponza - Punta di Capobianco |
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Ponza - Punta di Capobianco |
Al nostro ritorno abbiamo una incredibile e piacevole sorpresa: le barche stanno lentamente diminuendo, molte lasciano la baia, probabilmente la maggior parte non si ferma per il week end ma rientra già stasera. Da 400 scenderanno alla metà, sempre tante, perché Chiaia di Luna è grande ma non grandissima, tuttavia questo ci permetterà di passare una serata e una nottata molto più tranquille delle precedenti.
^_^
chapeau a te per la bella capa di metterti a fare gli aggiusti con rollio&company e anche alla minimozza, belle fotografie! 👏🏻👏🏻👏🏻 a tutte e due! ma, d’altra parte, buon sangue ...
RispondiEliminasì, davvero 'na bella capa... infatti fino ad ora ancora non mi sono arrischiata a finire il lavoro!!
Eliminaha ha ha ha ha ha :)
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