In prima mattinata scendiamo a terra con il gommone, lasciandolo davanti ad una delle due piccole spiagge che sono nel porto di Lampedusa. Andiamo negli uffici dell'Area Marina Protetta per richiedere un permesso per la zona B dell'area, dove è possibile ormeggiare solo se in possesso di questo permesso che costa 40 € ed è valido una settimana. Nella zona B non è permesso pescare, mentre nella zona A, protetta da un cordolo di boe, non si può nemmeno ormeggiare ed è vietata la balneazione dalle 19:30 alle 8:00 del mattino, in modo da proteggere le testuggini Caretta caretta che nidificano sulla spiaggia dei Conigli.
Alle 11:15 ci muoviamo (sembra fatto apposta, ma in realtà non lo è, ma ho notato che spessissimo salpiamo alle 11:15!!!) e dopo mezz'ora siamo nella baia di Tabaccara, subito prima dell'Isola dei Conigli che la divide dalla omonima spiaggia e che è separata dalla terra solo da una sottile striscia di sabbia.
I puntolini che si vedono nella foto qui sotto sono le teste delle persone che durante il giorno affollano la Spiaggia dei Conigli e fanno il bagno camminando sulla sabbia chiara che unisce l'isola dei Conigli a Lampedusa. Siamo rimasti abbastanza stupiti per il fatto che questa spiaggia sia così affollata, ma pare che i nidi delle tartarughe siano recintati e protetti, non li abbiamo visti di persona perché c'era troppa gente sulla spiaggia e non avevamo voglia di stare in quella confusione.
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Lampedusa, Isola dei Conigli da cala Tabaccara |
Il posto è magnifico. C'è un'acqua cristallina che la sabbia chiara del fondale rende turchese nelle zone dove non cresce la posidonia.
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Lampedusa, Cala Tabaccara |
Durante la giornata la baia si riempie di barche e barchettine, ma la sera - come spesso avviene da queste parti - restiamo completamente soli.
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Lampedusa, Tramonto a Cala Tabaccara |
Il tramonto dà spettacolo, ma nella baia entra ancora l'onda lunga che tanto ci ha infastidito ieri e durante la traversata, così Marco decide di mettere la prua di Maramea verso le onde, che altrimenti ci prendono di traverso e ci fanno rollare parecchio.
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Lampedusa, l'àncora a poppa |
Con il gommone, insieme a Sara, porta l'àncora di rispetto (che vuol dire di riserva) sulla poppa, legata ad una cima e con un
grippiale per segnalarne la presenza sott'acqua e, se necessario, recuperarla più facilmente. In questo modo la barca non va con la prua al vento, resta ferma nella posizione che scegliamo noi e le onde arrivandoci sulla prua non sono più fastidiose.
La nottata passa abbastanza tranquilla e riusciamo a riposare bene.
Sabato 24 e Domenica 25 agosto 2019
La giornata di sabato è dedicata in parte a lavori di bordo in parte a fare il bagno in questo paradiso. Marco si immerge a controllare gli zinchi che sono sull'elica e sul timone, necessari per proteggere le parti metalliche dello scafo dalla corrosione galvanica, e a sostituire quello dell'elica che manca.
Scopriamo così che sotto la pancia di Maramea stazionano, godendo della sua ombra, delle ricciole di taglia media insieme ad alcune più piccole che appena uno di noi entra in acqua gli vanno tutte attorno.
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Lampedusa, Cala Tabaccara, le ricciole (Seriola dumerili) |
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Lampedusa, Cala Tabaccara, le ricciole (Seriola dumerili) |
Ma che acqua c'è qui!?!?! eh?... meravigliosa...
Mentre lui è in acqua io preparo il tonno sott'olio...
l'alalonga era grosso e non ce la faremmo mai a mangiarlo tutto in una volta da soli, non abbiamo nemmeno
Luciano e Gigliola con cui condividerlo, dunque l'alternativa è conservarlo in qualche modo.
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Lampedusa, tonno sott'olio |
Ho lessato i filetti con alloro, ginepro e sale, li ho lasciati raffreddare e scolare bene per 12 ore, li ho messi in dei barattoli sterilizzati e poi, una volta riempiti, pastorizzati per creare il sottovuoto.
Con la sacca delle uova ho fatto la bottarga mettendole sotto sale.
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Lampedusa, bottarga di tonno |
Quando il sale avrà assorbito tutta l'umidità andranno messe al sole per seccarsi ulteriormente.
Dopo pranzo andiamo a fare una nuotata nella zona delimitata dalle boe dove non si può dare àncora. Appena entrati in acqua, sotto la barca vediamo nuotare una pastinaca, poi un'altra più grande!! e da questo momento in poi è tutto un susseguirsi di fantastici incontri.
(
Non abbiamo potuto scattare foto non avendo una macchina subacquea, ma per rendervi partecipi prendo un po' di foto in rete)
Tra le rocce e la posidonia lungo la scogliera ci sono numerosissimi pesci pappagallo, maschi (dal colore meno vistoso, grigio o marrone) e femmine (rosso acceso con una macchia gialla sulla schiena) alcuni di notevoli dimensioni.
Lecce stella e ricciole
E poi i pesci che in genere vediamo un po' dappertutto: castagnole, occhiate, triglie, donzelle, donzelle pavonine, sciarrani,
apogon, saraghi di tutti i tipi, salpe enormi, cefali dorati, la differenza è che qui non scappano via, sono estremamente confidenti e questo è bellissimo perché ci permette di osservarli molto bene.
Poi, ad un certo punto, la sorpresa delle sorprese: orate!!! delle magnifiche enormi orate!! Mai mi era capitato di nuotare assieme alle orate, quasi non ci credevo quando le ho viste, ma poi la caratteristica macchia dorata tra gli occhi me ne ha dato la certezza.
Ma le sorprese non sono finite... poco dopo incontriamo delle corvine!! questo è veramente un incontro eccezionale!!
Insomma, qui siamo nel paradiso dei pesci e di quelli che amano osservarli con calma nel loro ambiente naturale. Siamo entusiasti!
Trascorriamo la domenica più o meno nello stesso modo, godendo della bellezza di queste acque.
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