venerdì 6 settembre 2019

10-11 agosto, Siracusa - Fontane Bianche - Portopalo di Capo Passero (SR) e le Stenelle

Sabato 10 agosto 2019
Di primo mattino facciamo un'altra capatina a terra. Ho dimenticato di comprare l’aglio e ieri non abbiamo trovato pane da nessuna parte, prima di muoverci vogliamo prenderne un po'. Tornando dal mercato ne approfittiamo per fare un altro piccolo giro turistico, passando per la Porta Marina.
Siracusa, Ortigia - Porta Marina ©Valeriaderiso
Siracusa, Ortigia - Porta Marina
Questa è l'unica porta delle fortificazioni spagnole rimasta intatta dopo la demolizione delle mura avvenuta nella seconda metà dell'800.
La costruzione della Porta Marina avvenne in epoca quattrocentesca, ma l'aspetto attuale è dovuto ad un rifacimento avvenuto in epoca cinquecentesca, quando Siracusa passò sotto la dominazione dei Borboni. Ha resistito anche alla furia distruttrice del terremoto dell'11 gennaio 1693 conservando il suo aspetto originario fino ai giorni nostri. È caratterizzata da un arco d'accesso sormontato da una lavoratissima edicola di pietra traforata in ogni sua parte con elementi floreali. Sopra di essa vi è una sporgenza merlata utilizzata come postazione di guardia.
Inoltrandoci nei vicoli scoviamo un bellissimo negozio che vende solo pesci di tutti i tipi, FISH HOUSE ART, ha anche i pesci di "Pesce fresco" e del "Blu cammello" di Livorno!
Siracusa, Ortigia - Fish House Art ©Valeriaderiso
Siracusa, Ortigia - Fish House Art
Avrei comprato tutto e, come a volte succede quando ci si ritrova in un posto dove si comprerebbe qualsiasi cosa, non compro proprio niente, anche perché ora non è il momento per le spese superflue.
Cercando uno sportello bancomat ci imbattiamo in un'altra bellezza, la Fontana di Diana, la cui costruzione fu voluta dal Comune di Siracusa a seguito della creazione di Piazza Archimede nel 1878, e commissionata a Giulio Moschetti, che la realizzò in dieci mesi tra il 1906 e il 1907, con la collaborazione del figlio scultore Mario Moschetti, in cemento armato.
Siracusa, Ortigia - La fontana di Diana ©Valeriaderiso
Siracusa, Ortigia - La fontana di Diana
Al centro c'è la figura di Diana, protettrice di Ortigia in epoca greca, ai suoi piedi Aretusa si allunga mentre è in atto la trasformazione in fonte e al suo fianco Alfeo stupefatto per ciò che sta avvenendo alla sua amata.
Siracusa, Ortigia - La fontana di Diana ©Valeriaderiso
Siracusa, Ortigia - La fontana di Diana
All'interno della vasca ci sono quattro Tritoni che cavalcano due cavalli marini e due pistrici - leggendari mostri marini con coda di serpente - impennati sulle onde.
Siracusa, Ortigia - La fontana di Diana ©Valeriaderiso
Siracusa, Ortigia - La fontana di Diana
Siracusa, Ortigia - La fontana di Diana ©Valeriaderiso
Siracusa, Ortigia - La fontana di Diana
Abbiamo guardato le previsioni per i prossimi giorni: dà vento da Nord abbastanza forte, quindi la nostra intenzione di risalire verso la Calabria per poi attraversare lo Ionio verso la Grecia vacilla: avremmo il vento dritto nel naso, del tutto contrario alla direzione in cui dobbiamo andare. Facciamo qualche valutazione e concludiamo che anche volendo aspettare che passi arriveremmo in Grecia talmente tardi che ci rimarrebbe pochissimo tempo da passare tra le belle isole Ioniche, considerato che bisognerà poi tornare indietro ed essere entro il 9-10 settembre pronti per far rientrare Sara a scuola. Che si fa? si va dove porta il vento, ovvio! Così cambiamo programma: si va a Malta! Oggi troveremo un posto dove poter fare un bagno e poi torneremo a Portopalo di Capo Passero, che dista da Malta una cinquantina di miglia, e domani in 7-8 ore saremo a destinazione.
Alle 10:45 salpiamo. Uscendo dal porto di Siracusa troviamo una decina di nodi da N-NE che ci permettono di andare a vela facendo circa 6 nodi, ma dopo pochissimo il vento cala di un paio di nodi, così come la nostra andatura, dopo mezz'ora soltanto chiudiamo il genoa e accendiamo il motore lasciando a riva randa e mezzana che però sbattono a causa delle onde, così mettiamo ad entrambe una ritenuta. Il vento gira al lasco e la mezzana fa ombra alla randa, proviamo a recuperarne un po' ma serve a poco, così la chiudiamo del tutto.
Doppiato il Capo Murro di Porco, verso le 11:45, siamo riparati dalle onde e possiamo riaprire le vele; abbiamo 12 nodi di vento al lasco che ci fa procedere a circa 4.5 nodi, poi gira al traverso e aumenta a 15 nodi, così anche la nostra andatura raggiunge 6 dignitosissimi nodi. Tutto questo dura un'ora all'incirca. Alle 13:15 arriviamo nella baia di Fontane Bianche, così chiamata per delle sorgenti d'acqua dolce sottomarine. L'abbondanza di acqua si nota sulla costa dove il panorama è ricco di verde con araucarie e pini svettanti tra le case residenziali che si affacciano sulla spiaggia.
Fontane Bianche (SR) ©Valeriaderiso
Fontane Bianche (SR)
Prima di pranzo il NormalCapitano si mette all'opera per fare le conserve con i pomodori secchi che abbiamo comprato ieri al mercato: li ha fatti spurgare dal sale e tenuti al sole per asciugarli bene e ora è venuto il momento di metterli sott'olio.
Pomodori secchi sott'olio ©Valeriaderiso
Pomodori secchi sott'olio
Questa è l'unica conserva che fa con le sue mani, perché i pomodori secchi sott'olio sono una cosa di cui è ghiotto e ha le idee molto chiare su come gli piace che siano fatti.
Pomodori secchi sott'olio ©Valeriaderiso
Pomodori secchi sott'olio
Al calare della sera, sulla spiaggia libera gli ombrelloni cedono il posto sulla spiaggia a decine e decine di tende; arrivano fino a noi il vociare e le risate di centinaia di persone, ragazzi soprattutto... ma certo! oggi è San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti! è evidente che qui c'è l'usanza di raccogliersi in spiaggia e fare una sorta di campeggio per festeggiare questa ricorrenza.
Fontane Bianche (SR), tendopoli sulla spiaggia ©Valeriaderiso
Fontane Bianche (SR), tendopoli sulla spiaggia
Purtroppo per noi un'orrenda musica da discoteca a palla disturberà il nostro sonno fino alle prime luci del mattino.

domenica 11 agosto 2019
Passiamo la mattinata a Fontane Bianche. Con il gommone andiamo verso il lato est della baia e ci immergiamo con maschere e boccagli vicino agli scogli che si rivelano ricchi di vita: ricci, donzelle, pinne di re, tordi, triglie, piccoli rombi, occhiate, saraghi e anche una piccola cernia nascosta sotto un grosso masso e un pesce lucertola tra le alghe sul fondo sabbioso. Sara sta imparando a compensare andando sott'acqua con la maschera e il boccaglio ed anche a "farsi l'occhio" e riconoscere i diversi pesci: individuare i piccoli rombi mimetizzati sulla sabbia è una conquista!
Alle 15:15 ci muoviamo per tornare verso Portopalo di Capo Passero, dove passeremo la notte prima di andare verso Malta. Procediamo a motore, non c'è nemmeno un alito di vento. Dopo circa un'ora vediamo qualcosa che salta fuori dall'acqua in lontananza, ci avviciniamo e realizziamo che sono delle stenelle (Stenella coeruleoalba)!!
Stenelle (Stenella coeruleoalba), arrivano! ©Valeriaderiso
Stenelle (Stenella coeruleoalba), arrivano!
I più piccoli tra i delfini del Mediterraneo e anche i più giocherelloni.
Stenelle (Stenella coeruleoalba), arrivano! ©Valeriaderiso
Stenelle (Stenella coeruleoalba), arrivano!
Marco mette il motore al minimo e spegne gli strumenti che potrebbero dargli noia e restano a giocare sulla nostra prua e tutt'intorno alla barca per 10 minuti abbondanti, tra salti e corse sotto la prua, li possiamo osservare molto bene, e notiamo che anche questa volta nel gruppo ci sono dei piccoli, ne individuiamo con sicurezza due.
Stenelle (Stenella coeruleoalba), i due piccoli ©Valeriaderiso
Stenelle (Stenella coeruleoalba), i due piccoli
Stenelle (Stenella coeruleoalba) ©Valeriaderiso
Stenelle (Stenella coeruleoalba)
E come sono arrivate, all'improvviso se ne vanno, tra un salto e l'altro, senza smettere di giocare.
Dopo questo bell'incontro, riprendiamo la nostra rotta. Quando siamo quasi a destinazione vediamo un gruppo di pescherecci con tantissime persone a bordo, gran pavesi issati e alcuni con degli stendardi con immagini sacre; controllando su internet scopriamo che oggi è la festa del patrono, San Gaetano, e questi pescherecci stanno rientrando dalla processione che si è tenuta a mare. Arriviamo a Portopaolo di Capo Passero alle 19:20 e diamo àncora nella calma assoluta della baia. A mezza notte, in onore di San Geatano, c'è uno spettacolo pirotecnico che osservato dalla barca con il buio della notte è ancora più suggestivo.
^_^

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