Lunedì 26 agosto 2019
Dopo la domenica passata in totale relax ci svegliamo di buon'ora e salpiamo l'àncora: abbiamo intenzione di andare a terra a fare la spesa ed è necessario tornare a
Cala Guitgia per essere vicini al centro abitato. Alle 9:15 siamo nella baia, diamo àncora e prendiamo il gommone.
Sbarchiamo ormeggiando ad un moletto accanto alla spiaggia più a destra, all'interno del porto, in modo da essere più vicini alle botteghe da raggiungere a piedi.
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Lampedusa |
Lampedusa è un paesino con case basse e squadrate e alti marciapiedi su cui si aprono le porte delle abitazioni.
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Lampedusa |
L'aspetto ricorda molto le cittadine del Nord Africa, è tranquilla ma piena di turisti che scorrazzano per le strade in mehari o sugli scooter, tanto che agli angoli strategici ci sono dei fotografi che a gran voce ne richiamano l'attenzione per scattare una foto al volo e, come si faceva nei villaggi vacanze degli anni '80, chi vuole la foto la compra.
Non si percepisce per nulla il fatto che quest'isola faccia da sfondo a tragedie umane come quelle dei nostri tempi, che le acque che la circondano siano diventate l'ultima dimora di tante speranze. L'unico segnale è la presenza di una nave militare spagnola alla fonda davanti al porto, che attende di imbarcare una parte degli uomini donne e bambini sbarcati negli scorsi giorni dalla Open Arms. Ma non ci sono clamori, ne siamo consapevoli solo perché seguiamo la cronaca. Fa comunque un effetto, che a parole è difficile spiegare, sapere che tanta bellezza è lo scenario di un'enorme dramma; noi vediamo solo le acque cristalline, la gente in vacanza, l'abbondanza di pesci, le barche... la morte, la disperazione, l'incertezza del futuro sembrano essere lontanissimi da qui.
Compriamo frutta e verdura, pane e formaggi e salumi... insomma riforniamo la cambusa tristemente vuota dopo
l'esperienza maltese.
Una volta di nuovo a bordo ci muoviamo per tornare verso Cala Tabaccara, ma non ci fermiamo lì, andiamo poco più avanti e diamo àncora davanti a Cala Pulcino famosa per le acque così chiare che le barche sembrano sospese nel vuoto.
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Lampedusa, Cala Pulcino |
Arriva una telefonata da Ragusa: hanno ricevuto il nulla osta per l'iscrizione di Sara a scuola, appena possibile bisognerà andare in segreteria a formalizzare l'iscrizione.
Dopo pranzo facciamo un lunghissimo bagno tra i pesci, arrivando fino alla Spiaggia dei conigli, senza però mettere piede a terra, c'è troppa gente.
Oggi osserviamo, oltre gli altri già citati, dei piccoli scorfani neri in una grotta e numerose stelle marine rosse nascoste tra le posidonie.
Ci imbattiamo in un enorme banco di grosse aguglie che nuotano a pelo d'acqua e che non si lasciano intimorire dalla nostra presenza, anzi sembrano accoglierci tra loro ed osservarci curiose.
Fantastico!
Purtroppo durante il bagno Marco si accorge che abbiamo già perso lo zinco posizionato ieri sull'elica, il movimento ha troncato le viti che lo tenevano... siamo punto e accapo, non ne abbiamo un altro di rispetto e togliere quel che resta delle viti sarà un problema; per fortuna ci sono gli zinchi sul timone che fanno il loro lavoro.
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Lampedusa, Cala Tabaccara e Isola dei Conigli da Cala Pulcino |
Verso sera, intorno alle 19:30 ci spostiamo di nuovo a Cala Tabaccara, che è proprio qui a fianco oltre l'Isola dei Conigli, per passarci la notte.
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Lampedusa, Scoglio del Coniglietto ovvero U' Panettuni e gli aironi |
Da qui all'imbrunire osserviamo degli aironi sullo
Scoglio del Coniglietto che i locali chiamano "u
' Panettuni" e poi ancora un altro bellissimo tramonto a mare.
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Lampedusa, tramonto all'Isola dei Conigli |
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