venerdì 21 settembre 2018

* 31 agosto 2018 - di nuovo a Portoferraio

venerdì 31_08_2018
Svegliarsi in rada quando ci sono condizioni tranquille come quelle di stanotte è veramente bellissimo. 
Le temperature purtroppo si stanno abbassando, non è gradevole fare colazione in pozzetto, il vento è troppo fresco, così restiamo sottocoperta. Prima però bisogna cambiare la bomobola del gas e speriamo che quella di rispetto funzioni e che non sia troppo vuota; andiamo a poppa nel mega gavone, Marco mi fa vedere dove sono posizionate così la prossima volta posso cambiarla anche da sola, si fa la prova: funziona! 
Guardando a sud si comincia a vedere il fronte nuvoloso previsto per oggi, il Capitano è ancora tormentato dal mal di schiena per cui alle 8:45 proviamo a sentire se in in darsena al Cosimo de’ Medici di Portoferraio hanno posto per stasera e domani, ci dicono che ci faranno sapere più tardi. Nel frattempo anche Ale si muove, andranno a fare un tuffo nella vicina baia di Procchio per poi dirigersi verso Porto Azzurro dove hanno prenotato il posto in porto.
Noi ci avviamo verso Portoferraio con una decina di nodi di bolina piuttosto stretta, Maramea stringe male il vento, quindi si va di sola randa aiutata con un po’ di motore passando vicinissimi allo Scoglietto.
Lo Scoglietto di Portoferraio
Lo Scoglietto di Portoferraio
Alle 11:20 siamo in rada; dal marina non ci hanno ancora richiamati, così prima di dare àncora inutilmente li richiamiamo chiedendo se possiamo entrare, e alla risposta affermativa prepariamo parabordi e cime e chiamiamo l’assistenza sul canale 9.
In poco tempo siamo ormeggiati tra due motoscafi, un Riva 50 e un Baglietto di 18 metri, il cui armatore si profonde in mille complimenti ai Super Maramu, anche il suo Baglietto non dimostra affatto i 50 anni che ha! 
Ho da rinfrescare la pasta madre, ma non posso fare il pane, quindi ne prendo un terzo che rinfrescherò, il resto lo recupero facendo un pane che è una via di mezzo tra il chapati e le piadine aggiungendo un po’ di sale e di olio e tanta farina quanta ne serve per ottenere un impasto liscio e omogeneo; ci metto più a fare il pane che il resto: una frittata di porri e un’insalata con gli ultimi pomodorini rimasti dalla raccolta fatta nel nostro orto prima di partire da Livorno. 
Nel pomeriggio passo nell'ufficio del marina a saldare la sosta, mi faccio dare la password per usare il wifi (che scoprirò che non va per niente!) e chiedo dove è possibile cambiare la bombola Camping Gaz nelle vicinanze, perché guardando su internet l’unico rivenditore che ho trovato è nella zona industriale di Portoferraio, troppo lontano da raggiungere a piedi e anche in bici.
Torno in barca e trovo Marco addormentato, la schiena non gli dà tregua. Sara invece scalpita, così la porto a mangiare un gelato e arriviamo ad un vicino supermercato per chiedere se hanno le bombole Camping Gaz: le hanno! evviva! Non dovrò fare i temuti chilometri per il cambio. 
Torniamo a bordo e Marco dorme ancora. Lascio Sara, prendo la bombola e un carrellino per trasportarla e vado a fare il cambio; dall’ultima volta che ne ho cambiata una - cioè ben 10 anni fa! - sono aumentate tantissimo, ora una bombola da 3 kg costa 26 euro!! E meno male che c’è il reso del vuoto, altrimenti sarebbe una spesa pazzesca! 
Per la serata esaudiamo un desiderio di Sara, al cinema danno “Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosa” andremo a vederlo e prima andremo a mangiare una pizza.
Dietro consiglio di Costanza scegliamo una pizzeria lontana dalla strada principale e dalla confusione, si chiama La Cisterna e si trova su una delle numerose e belle scale in calcare rosa disseminate per Portoferraio, in via delle Conserve. La pizza non è una pizza come la intendiamo noi, ma non si può pretendere di trovare qui una pizza napoletana doc, in ogni modo è buona e siamo stati lontani dalla confusione, due punti a favore. 
Dopo cena seguendo le scale scopriamo nuovi angoli e scorci che meritano una visita diurna e qualche foto. Arriviamo al cinema che è ospitato in un bel fabbricato costruito nel 1562 da Cosimo I e che ha ospitato il Convento di San Salvatore prima, poi l’ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, poi di nuovo i monaci francescani e poi è stato trasformato in una caserma. Oggi è un Centro Culturale e Congressuale - intitolato all'ufficiale napoleonico di origine elbana Cesare De Laugier - al cui interno si trovano la Biblioteca e la Pinacoteca Foresiana. 
Il film in sé era abbastanza carino, ma il volume era altissimo, chissà se perché i bambini sono sordi o c’è l’intenzione di farceli diventare! 
Tornando verso la barca scopriamo che nel bar di fronte al nostro posto c’è musica dal vivo, per fortuna molto gradevole da ascoltare e non a lungo, visto che a mezzanotte tutto tace… tranne la gente che passeggia lungo il molo, ma questo è lo scotto da pagare e accettare per stare all’ormeggio in un porto così “dentro” una cittadina.
^_^

2 commenti:

  1. E sono ancora lì con voi... <3
    Posticini da segnarsi per il prossimo volo nell'#isolachenoncè :)

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    1. Anche noi siamo ancora lì grazie a questo diario in differita! Che bello, faccio anche da suggeritore turistico!!

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