Alle 11:30 ci muoviamo per andare in darsena. L’ormeggio in questo periodo non è economico, tra l’altro ci fa un po' rabbia che lunedì scatterà la bassa stagione e le tariffe si dimezzeranno, però staremo più tranquilli e ne approfitteremo per fare un po’ di spesa, per fare acqua e pulire la barca.
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Maramea in darsena a Portoferraio |
Appena attraccati a Portoferraio faccio un rapido passaggio ad un negozietto bio che ho trovato grazie a internet (
Il Corbezzolo), dove hanno anche un po’ di verdure fresche, poi passo all’ufficio del Marina per la registrazione e il pagamento delle due notti che passeremo in porto.
Noto con sorpresa e soddisfazione che, visto il regime “
porta a porta” per la gestione dei rifiuti e la mancanza di cassonetti pubblici, si sono organizzati: due volte al giorno - dalle 8:30 alle 10:00 e dalle 18.30 alle 21:30 - passa sul molo un ragazzo che raccoglie la spazzatura, che naturalmente va consegnata differenziata. Ottimo!
Inoltre mi regalano un biglietto omaggio che permette l’ingresso alle Fortezze Medicee e Forte Falcone, al Teatro dei Vigilanti e all’area archeologica della Linguella. Avevamo già intenzione di sfruttare questa sosta terrestre per fare un po’ i turisti, questo omaggio cade a fagiolo.
Prima di tornare in barca arrivo quasi alla fine della darsena, dove si trova la Pescheria del Porto, per controllare gli orari: vogliamo mangiare un po’ di pesce, ché se aspettiamo la nostra traina non c’è speranza.
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Pescheria del porto - Portoferraio |
Arrivo che ha appena chiuso, nel pomeriggio non apre, ma domattina - benché sia domenica - sarà aperta dalle 8:00 alle 12:30. Benissimo, a domani dunque!
Pranziamo, facciamo un po’ di pulizie e molte docce in coperta, perché il caldo si fa sentire, poi verso le 16:30 scendiamo a mangiare una granita e ci avviamo verso la Palazzina dei Mulini, una delle due residenze di Napoleone Bonaparte a Portoferraio durante i 300 giorni del suo esilio all'isola d'Elba (4 maggio 1814 - 26 febbraio 1815). Era una residenza destinata soprattutto alla vita pubblica e di rappresentanza dell'imperatore in esilio, mentre la sua vita privata si svolgeva nella Villa di San Martino, una località a circa 5 km dal centro storico di Portoferraio.
Quando venivamo qui con la Filibusta e c’era l’Associazione velica con cui facevamo charter, non abbiamo mai avuto occasione di visitare questi luoghi, perché quando attaccavamo in porto era sempre e solo per sbarcare gli ospiti che terminavano la loro settimana di vacanza, rapidamente pulire la barca e fare la spesa, e imbarcare i nuovi arrivi. Semplicemente non c’era tempo di fare turismo per conto nostro.
Ora è bello tornare e scoprire angoli mai visti eppure fruibilissimi, come le levigate scale in calcare rosa che portano alla parte alta della cittadella.
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le scale rosa di Portoferraio |
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le scale rosa di Portoferraio - Salita Napoleone |
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le scale rosa di Portoferraio - Salita Napoleone dall'alto in basso |
Arriviamo alla Villa dei Mulini, dove possiamo ammirare stanze e arredi che hanno fatto parte della vita di Napoleone, insieme al bel giardino che affaccia sul Faro e sullo Scoglietto di Portoferraio.
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la Villa dei Mulini con il giardino e la sua vista |
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vista sul giardino dalle stanze di Napoleone |
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Lo Scoglietto di Portoferraio visto dal giardino di Villa dei Mulini |
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il Faro di Portoferraio visto dalla villa dei Mulini |
Continuando a salire incontriamo lungo la strada delle bellissime piante di cactus in fiore e di fichi d'india stracolme di frutti.
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cactus in fiore |
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fichi d'india |
Arriviamo al Forte Falcone, eretto nel 1548 da Cosimo I de’ Medici e uno dei capisaldi del sistema di difesa di
Ferraja (questo il nome di Portoferraio nel Medioevo), che Cosimo chiamò
Cosmopoli. Qui visitiamo i cunicoli che ospitavano una stazione radio della Dicat, durante il periodo della seconda guerra mondiale, che raccoglieva le informazioni provenienti da tutti gli altri punti di osservazione situati sulla costa dell’Elba.
I panorami sono mozzafiato, dalla finestra di una delle diverse postazioni di guardia si vede lo Scoglietto, sembra un quadro...
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Lo Scoglietto dal Forte Falcone |
Ai piani superiori del Forte invece possiamo ammirare una raccolta di stampe, quadri e incisioni che descrivono la cittadella di Cosmopoli e le sue fortificazioni, che la resero inespugnabile. Tra i vari reperti ci ha colpito molto il librone manoscritto dei "
Consolati del Mare", una raccolta di atti autentici che va dal 1559 al 1802 nei quali sono riportate le deposizioni giurate, dette appunto “
consolati”, che i capitani di navi mercantili dovevano fornire, in caso di incidenti, al Cancelliere comunitativo nel primo porto toccato; questi atti riportavano tutto quello che era avvenuto durante la navigazione: infortuni, incendi, tempeste, collisioni, naufragi, assalti di pirati e corsari e così via. Per chi volesse approfondire
qui c'è un documento .pdf che illustra più dettagliatamente cosa sono i Consolati del mare.
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fiore di cappero |
Uscendo dal Forte poi abbiamo potuto ripercorrere tutti i bastioni e le fortificazioni scendendo fino alla Porta di Mare che sbuca sulla darsena. Un percorso ricco di fascino e di bellissimi scorci, lungo il quale abbiamo anche incontrato moltissime piante di capperi e diversi alberi di fico dall’aria vetusta che ci hanno generosamente offerto un “
aperifico” dolcissimo!
Dopo cena la nostra serata è stata allietata da un cantante di strada, che ha suonato e cantato cover di De Andrè, Bennato, e artisti soul e blues….talmente gradevole che abbiamo comprato un CD con brani scritti da lui, per chi fosse curioso si chiama
Gabriele Uccelli.
Il ventone previsto per stasera non è arrivato… solo qualche goccia di pioggia. Vedremo domani.
^_^
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