sabato 10 agosto 2019

22-23 luglio, Palermo: i Ficus Columnaris e Claudia

Lunedì 22 luglio 2019
Alle 8:00 salpiamo alla volta di Palermo, mentre Luciano e Gigliola resteranno un'altra notte a Cefalù.
Il vento è pochissimo e incostante, alterniamo vela e motore. Poco dopo le dodici e mezza ci lasciamo alle spalle Capo Zafferano e arriviamo a Palermo alle 14:40.
Capo Zafferano @Valeriaderiso
Capo Zafferano
Passeremo due giorni al Marina Adorno & Giacalone per visitare la città.
La prima tappa è alla Libreria del Mare per cercare il Portolano cartografico numero 4 del Frangente che ci manca, e la cui edizione 2019 è uscita a metà di questo mese. La libreria è un piccolo gioiello dove gli amanti della lettura e del mare comprerebbero qualsiasi cosa, immaginatevi me in questo paradiso della carta stampata! Mi sono dovuta trattenere però... bisogna fare economia.
Visitiamo anche un bella mostra al piano di sopra, #queenofcala un progetto fotografico di Eleonora Amato. Il Portolano è stato ordinato, ma ancora non è arrivato, è probabile che arrivi prima della nostra partenza, quindi ne prenotiamo una copia.
Andiamo poi a fare una passeggiata cominciando dal Corso Vittorio Emanuele e facendo una deviazione in una strada laterale, Via Alessandro Paternostro dove, ho visto su internet, dovrebbe esserci un negozio di alimentari biologici.
Palermo - Street art in via Paternostro @Valeriaderiso
Palermo - via Paternostro
Palermo - Street art in via Paternostro @Valeriaderiso
Palermo - via Paternostro
La strada lastricata in pietra lucidissima con i muri arricchiti da graffiti è un susseguirsi di interessanti botteghe artigiane e piccoli locali dove bere qualcosa, tra questi inaspettatamente ci imbattiamo nella storica Focacceria San Francesco, aperta nel 1834 da Salvatore Alaimo, che dopo 25 anni passati come maestro di cucina al servizio dei Principi di Cattolica, riceve in dono la cappella sconsacrata di un antico palazzo nel cuore di Palermo. Sulla porta d’ingresso appende una tavola di legno con un’incisione che recita "Focacceria" e decide di cucinare per il popolo. Nel 1901 l’architetto Ernesto Basile, mentre siede insieme al noto industriale palermitano dei vini Vincenzo Florio a un tavolo della Focacceria, disegna su una tovaglia l’attuale logo, il prospetto del locale, i tavoli in ghisa e le sedie in ferro battuto, conservati ancora oggi.
Palermo - Antica Focacceria S.Francesco @Valeriaderiso
Palermo - Antica Focacceria S.Francesco
Poco più avanti troviamo anche il negozio che cercavo, l'Azienda Agricola Orlando, dove comincio a fare un po' di spesa, non troppa perché non abbiamo pensato a portare con noi il fido carrellino che ci allevia la fatica.
Proseguendo arriviamo in Piazza Pretoria che ospita la magnifica omonima Fontana.
Palermo - Fontana Pretoria @Valeriaderiso
Palermo - Fontana Pretoria
Venne realizzata a Firenze, nel 1554 da Francesco Camilliani, su commissione di Don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga (suocero di Cosimo I de' Medici) per abbellire il giardino della sua villa di Firenze. Alla sua morte il figlio, Don Luigi Álvarez de Toledo y Osorio, la mise in vendita e ad aggiudicarsela fu il Senato palermitano. L’opera così venne smontata in 644 pezzi, caricata sulle navi, portata fino a Palermo nel 1574 – dove per farle posto vennero addirittura demolite alcune case – e poi rimontata.
Palermo - Fontana Pretoria @Valeriaderiso
Palermo - Fontana Pretoria
L’opera monumentale ruota attorno ad un bacino centrale circondato da quattro ponti di scalinate e da un recinto di balaustre; è costituita da tre vasche concentriche dalle quali inizia il gioco d’acqua che viene versata dalla sommità da un Bacco, mentre tutto attorno ci sono statue che rappresentano varie figure mitologiche.
La base rappresenta l’arca di Noè dove si trovavano tutte le specie animali.
I siciliani la chiamano Fontana della Vergogna, qualcuno sostiene a causa della nudità delle statue che la compongono, ma invece pare che debba questo nome all’ingente somma di denaro che il Senato palermitano dovette sborsare, ventimila scudi (ottomila onze), per il suo acquisto. Dato il momento storico di miseria, epidemie e carestia di quegli anni, sembra che i palermitani gridassero "Vergogna! Vergogna!" quando i componenti del Senato uscivano dal palazzo.
Una leggenda narra che le suore del vicino convento di clausura danneggiarono nottetempo le statue perché offese dalla loro nudità.
Palermo - Fontana Pretoria @Valeriaderiso
Palermo - Fontana Pretoria
Infine arriviamo alla cattedrale, che però non possiamo visitare perché troppo tardi, sono infatti già le 19:20.
Palermo - Cattedrale @Valeriaderiso
Palermo - Cattedrale
Peccato, perché è un vero gioiello di originalità grazie alla commistione di forme e stili in un unico corpo architettonico, dovuta alle differenti e molteplici popolazioni che, nel corso dei secoli, si sono alternate sul suolo siciliano.
Palermo - Cattedrale @Valeriaderiso
Palermo - Cattedrale
Fu costruita nel 1184 per volontà dell’arcivescovo Gualtiero Offamilio, su un luogo che fino a quel momento aveva ospitato una moschea durante il periodo di reggenza araba. Tuttavia, la maggior parte delle modifiche e delle aggiunte risalgono al XVIII secolo; non erano inizialmente programmate visto che si pensava soltanto a rinsaldare la struttura e a mantenere l’impianto originario, successivamente, si decise però di cambiare l’identità della chiesa attraverso la modifica più significativa ed evidente: la creazione della cupola, progettata da Ferdinando Fuga fra la fine del '700 e gli inizi dell’800 e divergente dallo stile precedente della chiesa.
L'esterno della cattedrale è abbellito da quattro torri di tipo normanno, con bifore e colonnine; nella parte a sud è collegata, tramite due arcate ogivali, con il palazzo Arcivescovile, caratteristiche, queste, che rendono la chiesa simile a un castello e simbolo del potere temporale più che spirituale.
Palermo - Cattedrale @Valeriaderiso
Palermo - Cattedrale
Ormai stanchissimi, torniamo al Marina.
In serata riceviamo una visita gradita: un giovane recente amico che viene "al volo" a prendere due pezzi di verDi&bLu da regalare. Roberto ha un bel profilo su Instagram con il quale promuove la Sicilia, diffondendone la cultura, anche gastronomica, attraverso le sue foto, ed è su questa piattaforma che ci siamo conosciuti. Venendo a Palermo mi è sembrato naturale chiedergli qualche suggerimento su cosa visitare, e lui ne ha approfittato per fare due regali. Qualche chiacchiera davanti ad un bicchierino di limoncello "homeboatmade" mentre facevo i pacchetti e via. Belle connessioni inaspettate!
Durante la notte Sara si sveglia ancora una volta con il mal di pancia...

Martedì 23 luglio 2019
Dopo esserci preparati per uscire, non facciamo a tempo ad arrivare alla strada principale che il mal di pancia impedisce a Sara di camminare, per cui torniamo indietro. Non si capisce bene cosa abbia, perché non ha altri sintomi oltre questa dolenzìa alla parte bassa del pancino, che aumenta camminando. Probabilmente qualcosa le ha infiammato l'intestino e il caldo di certo non aiuta, quando sta ferma sta meglio, per cui optiamo per il riposo a bordo e una dieta leggera.
Nel frattempo io ho sentito un'amica specialissima, conosciuta ormai oltre dieci anni fa, grazie al suo blog di cucina Scorza d'arancia. Ci "seguiamo" - per usare il neologismo nato dall'uso della rete - da talmente tanto tempo, abbiamo scambiato talmente tante chiacchiere più o meno serie, abbiamo visto talmente tante foto l'una dell'altra che vedersi di persona è quasi un dettaglio, ma un importantissimo dettaglio!! Messinese di nascita, ma a Palermo da oltre 25 anni, è la mia musa ispiratrice in cucina (assieme a Martino Ragusa), leggere - e poi mangiare - le sue ricette è un'esperienza quasi camilleriana visto che mescola italiano e siciliano nei suoi testi in modo adorabile. Del resto il siciliano è stata la prima lingua romanza (dopo il provenzale), anticipando di un secolo l'uso dell'idioma toscano come lingua d'élite letteraria d'Italia, come non amare la sua musicalità!  Una donna dalle mille abilità: archittetto e paesaggista, è anche autrice di un libro nato dal suo blog, "Bellezza d’estate a tavola. 40 ricette di ispirazione siciliana" (Edizioni People & Humanities), corredato dalle sue bellissime foto.  Apprezza i miei gioielli, che indossa dimostrandosi una fantastica testimonial, dal momento che oltre ad essere simpaticissima è anche una gran bella donna. Insomma... Claudia Magistro è venuta a trovarci e finalmente ci siamo potute abbracciare!!!
Claudia ed io @PaoloCastiglione
Claudia ed io
È arrivata insieme ad un simpatico amico/collega, architetto come lei, e ci siamo intrattenuti in pozzetto per un po'... peccato non aver avuto più tempo, ma chissà, magari prima o poi avremo una nuova occasione.
Questo è il lato bello della socialità virtuale che, se usata con buon senso, crea legami che altrimenti non avrebbero mai potuto nascere. Nella mia personale esperienza Claudia è solo una delle non molte, ma bellissime, persone che la rete mi ha permesso di conoscere e di sentire affini e vicinissime.
Nel pomeriggio dopo pranzo arrivano anche Luciano e Gigliola, che ormeggiano proprio accanto a noi! Sara si sente meglio, così decidiamo di provare ad uscire prendendo un taxi per non farla camminare troppo. Tosca in nostra assenza prende possesso della barca e si gode l'ombra sotto il tendalino.
Tosca accomodata sui cuscini di poppa @GigliolaPantera
Tosca accomodata sui cuscini di poppa
Andiamo a visitare l'Orto Botanico. Enorme! molto più grande di quelli di Pisa e Firenze, ma, ahimé, tenuto molto più disordinatamente, tuttavia con delle piante magnifiche che valgono sicuramente la visita.
Palermo, Orto Botanico Ficus Macrophylla f. Columnaris @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico, Ficus Macrophylla f. Columnaris
I re di questo giardino sono senz'altro i mastodontici esemplari di Ficus Columnaris, con le gigantesche radici serpeggianti, e quelle aeree che pian piano arrivano a terra fino a diventare tronchi supplementari che fanno da sostegno ai rami possenti.
Palermo, Orto Botanico Ficus Macrophylla f. Columnaris @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico, Ficus Macrophylla f. Columnaris
Palermo, Orto Botanico Ficus Macrophylla f. Columnaris @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico, Ficus Macrophylla f. Columnaris
Palermo, Orto Botanico Ficus Macrophylla f. Columnaris @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico, Ficus Macrophylla f. Columnaris
Palermo, Orto Botanico Ficus Macrophylla f. Columnaris @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico, Ficus Macrophylla f. Columnaris
Palermo, Orto Botanico Ficus Macrophylla f. Columnaris @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico, Ficus Macrophylla f. Columnaris
Palermo, Orto Botanico Ficus Macrophylla f. Columnaris @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico, Ficus Macrophylla f. Columnaris
Uno spettacolo! Delle vere e proprie cattedrali vegetali.
Un'altra pianta presente con molti esemplari è la Chorisia speciosa che ha il tronco cosparso di grossi aculei per evitare agli animali di arrampicarsi e banchettare con le sue foglie.
Palermo, Orto Botanico Chorisia speciosa @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico Chorisia speciosa
Il fusto di questo albero può trattenere grandi riserve di acqua: per la sua forma di otre, o di botte, è chiamato in Argentina "palo-borracho" che significa "albero ubriaco".
Palermo, Orto Botanico Chorisia speciosa @Valeriaderiso
Palermo, Orto Botanico, Chorisia speciosa
Uscendo ci dirigiamo verso il vicino Museo delle Marionette, passando per il quartiere della Kalsa, e ci troviamo ad assistere ad uno "sfarzoso" matrimonio con lancio di colombe!! Al momento fatidico tutti sono pronti con i cellulari per immortalare gli sposi!
Su i cellulari!! @Valeriaderiso
Su i cellulari!!
Arriviamo al piccolo museo giusto in tempo prima che chiuda, e sbirciando dietro una tenda Sara assiste alla fine di uno spettacolo dei Pupi durante il quale il prode Cavaliere Rolando passa a fil di spada i nemici, che si accatastano, qualcuno decollato, sul fondo del teatrino.
Palermo, Museo delle Marionette Antonio Pasqualino @Valeriaderiso
Palermo, Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
Il tassista che ci ha accompagnato all'Orto Botanico ci ha parlato di un ficus centenario che si trova in una piazza non lontana da qui, piazza Marina, ci arriviamo e facciamo una sosta ristoratrice sotto le sue fronde che hanno visto scorrere tanta storia.
Palermo, L'albero più grande d'Europa, Ficus Macrophylla f. Columnaris @Valeriaderiso
Palermo, L'albero più grande d'Europa, Ficus Macrophylla f. Columnaris
Quest'albero è il più grande d'Europa con un'altezza di più di trenta metri ed una circonferenza che supera i venticinque metri, per 10.000 metri cubi di chioma fogliare. Proveniente dalla moltiplicazione di un esemplare arrivato nel 1845 nell’Orto Botanico dalle isole Howe nel Pacifico, attraverso un vivaio francese con il nome di Ficus nervosa, fu impiantato in questo giardino cittadino di Piazza Marina nel 1864.
Dopo esserci riposati un po' riprendiamo la strada verso il Marina dove stasera c'è una specie di serata pub: musicaccia per gran parte della notte...  ahimé!
^_^


3 commenti:

  1. Amica mia bellissima, conoscerti di persona personalmente è stato meraviglioso. Una tessera mancante alla nostra amicizia più che decennale.
    I tuoi gioielli sono te, una gemma. Esprimono esattamente la tua essenza delicata e con carattere! Sara, la vitti crisciri, non c'era ancora quando nnì canuscemmu e poterle dare un bacino vero, bellissimo fu. Marco mi ha confermato la sua bravura, dove lo tocchi suona anche iddu!
    Maramea è stupenda, ci ha accolto come a casa.
    Grazie infinite per questo tuo viaggiare ben oltre le onde del mare.
    Tua, Cla

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    1. Mi fai commuovere... quante cose belle ci dici!!! Ho dimenticato di dire quanto sei brava anche a scrivere! Tutto vero, confermo ogni sillaba!! Evviva!! Un abbraccio fortissimo da noi tre!

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