martedì 6 agosto 2019

18-19 luglio, Vulcano (ME)

giovedì 18 luglio 2019
Dopo aver riposato un po' valutiamo cosa fare: vorremmo andare in cima al cratere del vulcano di Vulcano, ma la baia è piccola e non ce la sentiamo di lasciare la barca all'ancora per tutto il tempo che ci vorrà. Mettiamo il gommone in acqua e andiamo a sentire come sono le tariffe del Marina che si trova sulla destra della baia, a Vulcanello, che ha un piccolo pontile e la gestione delle boe. Una boa 60 euro, ne hanno solo una adatta alle dimensioni di Maramea e ci dicono che possiamo spostarci subito. Torniamo a bordo e in poco tempo siamo ormeggiati. Ne approfittiamo per fare una piccola escursione sulla spiaggia in fondo alla baia. In acqua ci sono qui e là delle bolle di vapore sulfureo, sono le fumarole attive che arrivano fino a qualche metro sotto il livello del mare.
Il cielo si copre quindi non ci tratteniamo molto, siamo affamati - è ormai ora di pranzo - e anche assonnati: la notturna ha le sue conseguenze e il caldo le accentua.
Nel pomeriggio, un altro po' di riposo e poi andiamo a terra.
Il borgo del Porto di Levante è piccolo e grazioso.
Cactus, Vulcano, Porto di Levante @Valeriaderiso
Cactus, Vulcano, Porto di Levante
 I cactus fanno da padrone.
Cactus, Vulcano, Porto di Levante @Valeriaderiso
Sicilitudine
Troviamo un negozio di forniture nautiche e per la pesca che ha anche le bombole CampingGaz e finalmente riusciamo a sostituire quella vuota (vedi post su Sapri); compriamo anche la bandiera rossa e gialla con il simbolo della Trinacria e delle piumette da traina e Antonio, il simpatico titolare, ex pescatore ci dà una serie di consigli che metteremo in pratica nei prossimi giorni.
Tornati a bordo issiamo la bandiera della Trinacria.
la bandiera della Trinacria insieme a quella dell'Elba
Stasera a nanna presto, domattina vogliamo andare sul cratere del vulcano ed è bene fare l'escursione nelle ore più fresche della giornata.

giovedì 18 luglio 2019
Sveglia alle 5:30. Dopo un'ora siamo a terra pronti per la nostra passeggiata. Il sentiero che porta al cratere parte proprio da qui, dal Porto di Levante. Lungo la strada ci sono almeno un paio di posti dove è possibile noleggiare scarpe da trekking, noi, prevedendo di fare escursioni del genere, abbiamo le nostre.
La passeggiata ha lunghi tornanti, alcuni più pianeggianti altri più erti e per lunghi tratti il fondo è costituito da sabbia lavica, cosa che rende l'ascensione più faticosa, per fortuna a quest'ora la strada è tutta ancora in ombra: il sole sorge alle spalle del vulcano. L'intero percorso è di circa 800 m, per un dislivello di poco meno di 400 m, ma è fattibile senza grandi difficoltà, basta avere buone scarpe e portare con sé dell'acqua.
l'ascesa al cratere di Vulcano @Valeriaderiso
l'ascesa al cratere di Vulcano
Man mano che si sale il panorama diventa sempre più stupefacente. Si può ammirare il Porto di Levante da cui siamo partiti, da quassù Maramea non è che un puntino subito prima del promontorio di Vulcanello.
Porto di Levante e Vulcanello dal cratere di Vulcano @Valeriaderiso
Porto di Levante e Vulcanello dal cratere di Vulcano
Proseguendo si scorgono Alicudi e Filicudi a nord ovest
Alicudi e Filicudi dal cratere di Vulcano @Valeriaderiso
Alicudi e Filicudi dal cratere di Vulcano
e il Porto di Ponente, con la Spiaggia Nera, e Lipari
Porto di Ponente e Lipari dal cratere di Vulcano @Valeriaderiso
Porto di Ponente e Lipari dal cratere di Vulcano
Anche noi, rispetto al vulcano, non siamo che dei bruscolini.
l'ascesa al cratere di Vulcano @Valeriaderiso
bruscolini in ascesa al cratere di Vulcano
Il cratere è una depressione vasta, ha un diametro di circa 500 metri.
autoscatto, il cratere di Vulcano @Valeriaderiso
autoscatto, il cratere di Vulcano
Quello che salta immediatamente alla vista sono le fumarole, uniche manifestazioni dopo l’ultima eruzione avvenuta nel 1890.
le fumarole e il cratere di Vulcano @Valeriaderiso
le fumarole e il cratere di Vulcano
Le fumarole sono composte prevalentemente da zolfo, la cui azione batterica dona una patina giallo ocra e rossa al terreno e ai sassi che lo compongono.
i cristalli di zolfo, cratere di Vulcano @MarcoBassi
i cristalli di zolfo, cratere di Vulcano
Bisogna stare attenti nell'avvicinarsi perché i vapori sono tossici.
Abbiamo fatto più che bene a scegliere di salire qui molto presto: oltre ad aver fatto l'intero percorso all'ombra, siamo quasi soli, c'è solo una famiglia di russi e tre matti che salgono correndo e scendono facendo altrettanto!
Sono circa le 8:15 mentre percorriamo il sentiero al contrario; incontriamo numerosi gruppi di persone che si accingono a salire, il sole ha scollinato e, nonostante sia ancora abbastanza presto, è già caldissimo.
Lungo la strada prima di arrivare al porto ci concediamo una "seconda prima colazione" da "Il Gelato di Antonio": Marco e Sara affrontano una enorme brioche col tuppo ripiena di gelato, io una magnifica granita di caffé con panna!
La brioche con il tuppo ripiena di gelato
La brioche con il tuppo ripiena di gelato, chi vincerà? lei o la brioche?
Prima di tornare a bordo facciamo la spesa in un piccolo Market accanto alla gelateria, sulla Provinciale 179, il Market Di Mandarano Bartolo, lo segnalo per chi si troverà da queste parti, ha verdura e frutta fresca locali strepitose, e da provare anche la ricotta al forno morbida.
Rientrati a bordo ci chiamano Luciano e Gigliola: la baia dove hanno passato la notte a Filicudi non gli è piaciuta, è poco ridossata, così stanno venendo verso Vulcano; anche noi abbiamo intenzione di spostarci ci troveremo a sud dell'isola.
Alle 11:00 lasciamo la boa e dopo circa 50 minuti siamo nella baia tra il Faro di Vulcano e la Punta dell'Asino davanti alla omonima spiaggia, dove troviamo Walrus e il suo equipaggio.
il Faro di Vulcano @Valeriaderiso
il Faro di Vulcano
Messo il gommone in acqua passiamo a prenderli e scendiamo a terra, dove pranziamo al ristorante sulla spiaggia: hanno il forno a legna, tutti prendono la pizza che pare sia ottima, io invece (giubilo! gaudio!) trovo una magnifica frittura di paranza fatta con la farina di ceci: gluten free!!! che felicità!
I ragazzi che lo gestiscono sono tutti molto gentili, allegri e simpatici, e quando qualcuno paga il conto e lascia la mancia il cassiere urla "Manciaaaa!" e loro tutti in coro di rimando "Grazieeee!" Bisogna dargli atto: hanno trovato un bellissimo modo di farsela lasciare anche dai più distratti! a dir la verità sono tutti talmente carini nei modi e per niente cerimoniosi, che se la meritano totalmente.
Passiamo diverso tempo all'ombra delle tamerici e dei ficus benjamin che sono accanto al ristorante e arrivano quasi fin sulla spiaggia, a chiacchierare e a goderci chi il caffé chi una ottima granita di gelsi rossi.
Spiaggia dell'Asino @Valeriaderiso
Spiaggia dell'Asino
Sara e Tosca giocano sulla bellissima spiaggia di sabbia nera. Mai vista una sabbia nera così bella. Tra tutte le spiagge che ho visto quest'anno questa è quella che mi è piaciuta maggiormente; può sembrare strano, di solito le spiagge belle per antonomasia sono quelle con la sabbia chiara che rende turchese l'acqua, ma a mio parere questa ha qualcosa in più... non so dire cosa, quel che è certo è che mi è piaciuta moltissimo. Sarà l'energia particolare di quest'isola, chissà, o la natura così resiliente, come questi cactus che cadono letteralmente a grappoli sulla scura parete scoscesa...
Cactus a grappoli, Spiaggia dell'Asino @Valeriaderio
Cactus a grappoli, Spiaggia dell'Asino
Anche la Spiaggia del Gelso, sul lato opposto della baia proprio sotto al Faro è molto bella.
Spiaggia del Gelso e Faro di Vulcano @Valeriaderiso
Spiaggia del Gelso e Faro di Vulcano
Passiamo un tranquillo pomeriggio ognuno a bordo della sua barca, poi ceniamo tutti insieme su Maramea e dopo cena assistiamo a sorpresa all'eruzione dell'Etna, ben visibile al buio sulla costa del continente proprio di fronte alla baia.
^_^

3 commenti:

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