sabato 18_08_2018 - Lacona
Nottata più che tranquilla, e risveglio idilliaco in questa bella baia, da cui si vede l’isola di Montecristo che in omaggio alla sua origine, un'eruzione vulcanica sottomarina, stamattina ha uno sbuffo sulla cima.
Isola di Montecristo da Lacona |
La baia di Lacona deve il suo nome probabilmente al latino “lacuna” per la presenza in passato di acquitrini fatti bonificare da Napoleone durante il suo esilio sull’isola.
baia di Lacona |
Un’altra nota peculiare è la presenza a ridosso della spiaggia di un gigantesco pino di 250 anni, con una chioma larga 30 metri.
il pino bicenenario di Lacona |
Aspettiamo che qualche barca vada via per spostarci un po’ più verso riva.
Quando Marco si tuffa per andare a controllare l’ancora calata su 6 metri si rende conto che in realtà è solo appoggiata sul fondo e non infilata nella sabbia. Allora, maschera e pinne, vado in acqua io: proviamo a venire un po’ indietro a motore per cercare di farla mettere in una posizione migliore, ma niente da fare. Allora la salpa e la cala di nuovo mentre io, sempre in acqua, controllo cosa fa, inizialmente si sdraia su un fianco, la punta non entra nella sabbia e ara… dopo due o tre tentativi si riesce a farla prendere, e comunque non è che siamo proprio tranquilli.
Questa è la conferma definitiva che va cambiata. L’ancora che c’è ora è una simil C.Q.R., le C.Q.R. originali non ci sono mai piaciute, figuriamoci le imitazioni; il precedente proprietario l’ha commentata dicendo “quando prende, tiene…” ma va?!! Ma il problema è proprio questo, quando prende?? L’intenzione è sostituirla con una Rockna… ora dobbiamo vedere se riusciamo farcela spedire qui, dal momento che vorremmo rimanere all’Elba ancora per un po’.
Verso le 11:30 facciamo una capatina sulla spiaggia con lo pseudo-tender, un barchino in vetroresina con attorno una specie di ciambellone gonfiabile, fatto per andare a vela, dotato di un motorino elettrico da due cavalli alimentato da una batteria da auto (a fili scoperti!!) che va a giro perché non si sa dove metterla. Non sappiamo quanta autonomia abbia questo motorino con la batteria, il barchino pesa circa 80 kg ed è faticosissimo tirarlo a bordo, per ora è a poppa tirato su con le gruette, ma va tolto nel caso si dovesse fare un ormeggio in porto di poppa. Inoltre è piuttosto instabile e con un motore così poco potente in caso di vento sarebbe ingovernabile. Insomma è inutile, almeno per le nostre esigenze. Noi abbiamo bisogno di un gommone leggero, con un motore da 15 cavalli che ci servirà per andare a terra a fare la spesa, buttare la spazzatura o prendere le persone che vengono a trascorrere qualche giorno con noi, anche con un po' di vento.
Conclusione altra cosa da cambiare, e al momento siamo a tre spese importanti da affrontare: il radar, l’ancora, e il tender. D'ora in poi quando vi parlerò di questo aggeggio lo chiamerò "DE TOPI", perché Dario ha staccato alcuni degli adesivi che componevano la scritta "TENDER TO PILGRIM" (il nome che aveva prima Maramea) ed è venuto fuori TEN DE R TO PI LGRIM.
In ogni modo arriviamo alla spiaggia, andata a remi e ritorno a motore; è affollatissima, qui a Lacona ci sono 4 campeggi, il barchino non si può spiaggiare perché non c’è spazio, ma per accontentare Sara ci restiamo circa 20 minuti e poi andiamo a trovare Roberto e Michele ancorati poco distanti da Maramea.
DE TOPI lo pseudo tender |
Ben presto arrivano le 14:00 e lo stomaco del Capitano brontola, anche quello della piccola mozza per la verità, per cui torniamo a bordo per pranzare.
Alle 15:50 Roberto e Michele vanno via.
Nel pomeriggio durante un bagno con Sara individuo una stella marina sul fondo sabbioso sotto di noi; ci sono circa 6 metri, io sono un del tutto fuori allenamento con le immersioni in apnea, ma riesco ad arrivare quasi a toccarla per fargliela vedere dato che mimetizzandosi sulla sabbia non era facilissimo scorgerla. E allora ci provo, arrivo fin giù a prenderla e la porto a pelo d’acqua per fargliela osservare bene, non la tiro MAI fuori (non fatelo, gli fa malissimo), e dopo pochi minuti la lascio andare, lentamente si posa di nuovo sul fondo e pian piano si sposta con i suoi pedicelli.
Sicuramente era del genere Astropecten, ma non saprei dire a quale delle sei specie presenti in Mediterraneo appartenesse, avrei dovuto osservarla meglio, basandosi solo sulle foto è piuttosto difficile confondersi.
la stella marina di Lacona |
la stella marina di Lacona |
Poco dopo Sara riesce a scorgerne altre due, una più grande e una più piccola, sta imparando a “vedere” davvero!!
Dopo cena vediamo nel cielo una dopo l'altra due enormi stelle cadenti, ma proprio enormi, che a contatto con l'atmosfera rapidamente cambiano colore e svaniscono. Che bei regali che fa Pachamama!
^_^
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