lunedì 20 agosto 2018

10 e 11 agosto 2018 - Porquerolles (Francia)-Capraia-Livorno

venerdì 10_08_2018
Verso le 6:40 mi alzo, e faccio un roiboos caldo ai due turnisti, Dario va a dormire, io gli do il cambio. C’è il sole, e comincia ad alzarsi un leggero vento da sud ovest che ci permette di mettere a riva prima il genoa e la mezzana, poi anche la randa e di spegnere finalmente il motore che lavora, egregiamente, da 12 ore.
Ah bene… silenzio, a parte il suono del mare e del vento, e il sole del mattino, e io ne approfitto!
quiete dopo la tempesta notturna
Quiete dopo la tempesta notturna
C’è un po’ d’onda, circa un metro e mezzo/due, ma Maramea scivola dolcemente a 7-7.5 nodi al lasco, con punte di 9 quando surfa sulle onde, che belle le andature portanti!
Alle 10:30, a circa 25 miglia dal “dito” della Corsica il mare ci fa il primo regalo! delle stenelle (Stenella coeruleoalba) incrociano la nostra rotta e giocano brevemente sotto la prua, è la prima volta che Sara vede i delfini! Peccato che si siano trattenute così poco, troppo poco per poter scattare delle foto.
Alle 12:00 il secondo regalo, pesci volanti!!! anche loro troppo rapidi... peccato non aver potuto immortalarli, ma bellissimo averli incontrati. Durante tutta la navigazione ci fanno compagnia anche le elegantissime berte, che sfiorano il pelo dell'acqua con il loro volo armonico.
Il "dito" della Corsica e l'isola della Giraglia
Il "dito" della Corsica e l'isola della Giraglia
Dopo un'oretta, verso le 13:00 circa, siamo al traverso del "dito" della Corsica e decidiamo di arrivare in Capraia visto che dista ancora poche miglia e la navigazione oggi è proprio piacevole.
Alle 16:00 siamo in vista della magica isola di Capraia.
avvicinandosi alla Capraia
avvicinandosi alla Capraia
Capraia
Capraia
Ormeggiamo fuori dal porto dopo circa mezz'ora. Passeremo la notte qui, in questa isola profumata di macchia, che è per Dario è casa.
Immediatamente facciamo un bagno, l’acqua è incredibilmente tiepida - a Gruissan era ghiacciata - e sotto la barca ci sono enormi banchi di occhiate (Oblada melanura)che Sara si diverte a foraggiare con pezzi di pane vecchio mentre le osserva con la maschera.
Capraia - la rada antistante il Porto
Capraia - la rada antistante il Porto

Capraia - il Porto
Capraia - il Porto
Naturalmente anche qui ci sono numerose barche all’ancora e continuano ad arrivarne altre, e quando ci sono tante barche ed è agosto c’è sempre quello che valuta male quanti metri di catena dare: verso le 23:00 si alza un inaspettato vento da ovest che raggiunge velocemente i 20 nodi con raffiche da 25 e una barca di ferro ormeggiata poco dietro di noi ara, recupera l’ancora e comincia a girare nello stretto specchio d’acqua, tentando più volte di ridarla… dà ancora e la salpa più volte, dopo circa 3/4 d’ora pare aver trovato pace, e allora andiamo a dormire. Non passa nemmeno un’ora che Marco e Dario sono di nuovo in piedi, un Bavaria sulla nostra poppa ha la luce motore accesa perché quella di fonda non funziona (o non ce l’aveva proprio, non si è capito), il problema è che fa molto caldo, dormiamo con il tambucio aperto, la luce entra sotto coperta da noi dritto in faccia a Dario, è la prima notte che non si naviga e il poveretto vorrebbe, giustamente, dormire!!
Poi altri balletti "salpa l'ancora/cambia posto" di un altro paio di barche da tenere d'occhio, finché il vento cala e tutti finalmente, verso l'1:00, possiamo dormire.

sabato 11_08_2018
Capraia - Pieve di Santa Maria Assunta
Capraia - Pieve di Santa Maria Assunta
Sveglia, colazione e bagno nelle bellissime e tiepide acque di Capraia.
Sullo sfondo di questa foto si vede la bella Pieve di Santa Maria Assunta o Madonna del Porto, che costruita dai pisani nell'XI secolo, è quel che resta del vecchio abitato del porto. È edificata sulle le fondazioni di un'antica villa romana, che è stato primo insediamento umano sull'isola.

Verso le 10:00 mettiamo la prua in direzione di Livorno, da cui arrivano notizie di onde formate da Nord-Ovest. È quello che troviamo, il peggio è che non c’è vento, quindi niente vele che possano aiutare a stabilizzare la barca, non resta che rassegnarsi alle montagne russe su onde di 3-4 metri che durano fino al traverso con la Gorgona, dove finalmente apriamo genoa e mezzana e navighiamo un po’ meglio.
onde sulla poppa di Maramea
onde sulla poppa di Maramea
Finalmente arriviamo a Livorno intorno alle 16:30 dove troviamo Monica, che stamattina ci aveva dato il bollettino meteo dagli scogli del Romito, ad accoglierci e a farci una foto prima che la passerella tocchi il pontile.
Maramea ormeggiata al porto di Livorno
Maramea ormeggiata al porto di Livorno
Oggi ormeggiamo al posto del nostro amico Alessandro, di Goccia di Mare, che è all’Elba e rientra domani pomeriggio. Dobbiamo recuperare un po’ di cose a casa e fare alcune commissioni prima di ripartire per l’Elba, dunque per domani bisognerà trovare un altro posto, possibilmente non troppo oneroso.
Non passa molto, pochi minuti, e arrivano i genitori di Marco a darci il "bentornati".
Poco dopo salutiamo Vanessa e Dario che sbarcano; siamo stati tanto bene con loro, Dario, con il suo grande cuore, è sempre una compagnia divertente e un validissimo supporto in tutto, Vanessa alla sua prima esperienza in barca a vela è stata eccezionale nell’affrontare in assoluta serenità tutte le condizioni meteomarine che abbiamo incontrato.
In serata rimaniamo solo noi tre a bordo, a pochi metri dal nostro vecchio posto dove, per 6 anni, abbiamo vissuto con la Filibusta ed abbiamo constatato che è come fare un tuffo indietro di 10 anni: stessi rumori, stessi odori, stesse facce, tutto è così familiare e bello che anche quelle facce che faremmo a meno di vedere sono tollerabili, e mi riferisco a chi nell’ultimo anno a bordo della Filibusta ci rese la vita difficile, che è ancora qui, con la stessa ghigna all'ingiù... poveracci.
^_^

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