Si va a fare colazione al bar, a bordo ancora non è possibile, 18 euro in tre, per una colazione sintetica! io ormai sono condannata: mangiare in questo modo è proprio pesante per me.
Alle 11:30 arriva Alain, l’ex proprietario, e con Marco si mettono al lavoro all’elica, bisogna cambiare l’angolo delle pale.
All’ora di pranzo hanno finito, Alain ci invia al suo ristorante preferito “La rive droite” sempre sul Quai du Ponant, poco prima della “Table d’Oli”, anche qui si mangia discretamente e non è caro, quando siamo stati qui per la perizia della barca e l’atto di vendita abbiamo avuto ospiti i due periti, Alain e Jean, l’agente che ha curato la vendita, più noi tre, e ce la siamo cavata con 100 euro vino compreso.
Alle 16:00 Maramea finalmente va in acqua, e andiamo all’ormeggio che ci è stato assegnato, dove rimarremo nei prossimi giorni. Qui è veramente il paradiso delle barche a vela: servizi ottimi e prezzi notevolmente più bassi che in Italia; per un 53 piedi come Maramea solo 50 euro al giorno, compresi acqua, corrente e uso delle docce del marina, inoltre i pontili hanno i finger così ci si può ormeggiare di prua e mantenere un minimo di privacy quando si sta in pozzetto, oltre alla comodità di scendere dalla murata senza dover mettere la passerella.
Alain, gentilissimo, ci accompagna con la sua auto a Narbonne a fare un po’ di spesa tra un supermercato Bio e un brico center, tutto abbastanza di corsa, perché qui alle 19:30 chiudono, tassativi.
Si cena a bordo, prendendo del cibo da asporto in un posto conosciuto da Alain, pesce e insalate varie. Stanotte lui resterà a bordo con noi, chissà come si sente, deve essere strano stare a bordo di una barca che per 10 anni è stata tua in veste di "ospite" dei nuovi proprietari.
^_^
HO gli occhi a cuoricino... Come si dice in questi casi, Buon Vento? ;)
RispondiEliminaSi Silvia, proprio così si dice!!! Grazie ^_^
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