venerdì 17 agosto 2018

8 e 9 agosto 2018 - Gruissan-Porquerolles (Francia)

mercoledì 08_08_2018
Ore 9:55, pagato l’ormeggio e avvisata la capitaneria che si va via, ci riproviamo!
Oggi niente vento e mare piatto… si smotora. Verso le 10:30 comincia ad alzarsi un po’ di vento, all’inizio si va a vela e motore, poi il vento arriva a circa 15 nodi e riusciamo a spegnere, gira di bolina un po’ più larga e con genoa, randa e mezzana verso le 17:00 Maramea fila tra i 7.5 e i 7.9 nodi!
in navigazione verso Porquerolles
Scende la notte e quando siamo più o meno al traverso de La Ciotat il vento rinforza ancora un pochino, rolliamo il genoa e apriamo la trinchetta. La notte è stellata e si vede benissimo la via lattea. Verso le 23:00 Sara va a letto, io e Vanessa la seguiamo dopo l’1:00 e Marco e Dario restano ai comandi per tutta la notte alternandosi per riposare a turno.

giovedì 09_08_2018
Verso le 4:00 il vento cala del tutto e bisogna riaccendere il motore.
Alba in navigazione verso Porquerolles
Alba in navigazione verso Porquerolles
Purtroppo dobbiamo smotorare fino a Porquerolles, dove diamo ancora nella Baia d’Alicastre alle 10:00. Dopo colazione i due "turnisti della notte" vanno a riposare.
Baia d’Alicastre isola Porquerolles
Baia d’Alicastre isola Porquerolles
Il cielo è coperto, la giornata non è delle più belle, ci sono molte barche alla ruota nella baia, ma da terra arriva il profumo della pineta e il frinire delle cicale.
Faro di Cap Meridional île du Grand Ribaud - Porquerolles
Faro di Cap Meridional île du Grand Ribaud - Porquerolles
Le attività vanno a rilento, tanto che pranziamo, in pieno stile napoletano, alle 15:00.
Nel frattempo il cielo intorno si fa sempre più grigio, le prime barche lasciano la baia. Temporali in arrivo da ogni dove e piccole trombe d'aria dietro il promontorio. Alle 17:00 decidiamo che non è il caso di restare, meglio allontanarsi ed andare in mare aperto, e contemporaneamente cambiamo il nostro programma originale che prevedeva di passare la notte qui: ci allontaniamo mettendo la prua verso il "dito" della Corsica, cercando di sfuggire alle buriane in arrivo.
Vento pochissimo, circa 10 nodi da Est, proprio la direzione verso cui dobbiamo andare, dunque nel naso schiantato, si viaggia a motore con la sola mezzana prima, poi togliamo anche quella perché rifiuta e sbatte.
Ci lasciamo alle spalle un cielo plumbeo con rombi di tuono e pioggia visibile in lontananza, davanti a noi sembra essere un po’ più chiaro, ma sempre brutto. Abbiamo guardato il meteo e praticamente piove solo qui, quanto alle previsioni, è quasi superfluo dirlo, erano l’esatto contrario di quello che sono in realtà, davano vento da sud ovest e sole… se seee.
Per passare il tempo Marco insegna a Sara, a fare la gassa d’amante, come tutti i bambini lei rivela capacità di apprendimento eccezionali, ai tempi io ci ho messo un po' ad imparare, Sara dopo quattro o cinque tentativi padroneggiava i movimenti per fare il nodo.
Vista la situazione più o meno stabile Marco e Dario, in previsione di una nuova notturna, ne approfittano per fare un pisolino, Sara li segue poco dopo. Restiamo io e Vanessa ai comandi e all’osservazione dell’orizzonte. Comincia a piovere e la cappottina fa acqua dalle cerniere, ma abbiamo indossato le cerate; avvistiamo dei segnali da pesca che lasciamo sfilare a destra, e poco dopo due traghetti che invece si allontano alla nostra sinistra e sotto la pioggia riusciamo a scorgere la bella pinna di un gran pesce luna.
La pioggia battente fa uscire Marco e Dario dalle rispettive cuccette: cambio della guardia, noi sotto coperta loro fuori.
ore 17:42... via da Porquerolles
ore 17:42 inseguiti dal fronte temporalesco... via da Porquerolles
Intanto alle nostre spalle il grigio diventa nero, si sente tuonare e lampi fortissimi e frequenti illuminano il cielo, i temporali ci inseguono e poi ci raggiungono quando siamo a circa 10 miglia da Porrquerolles, mare poco, vento zero - a parte un groppone di 30 nodi durante il temporale - e pioggia a scroscio. Per fortuna Maramea ha il pozzetto centrale e una cappottina che permette di chiuderlo interamente, è vecchia, un po' d'acqua passa, ma non ci si inzuppa come succederebbe con un'altra barca, quello che è inquietante è il buio totale intono a noi che viene squarciato di tanto in tanto da lampi di luce potente che in questo momento sono l’unico pericolo: se uno ci cogliesse salterebbero tutti gli strumenti, ma per fortuna non accade.
Alle 22:00 anche il mare si fa sentire, io vado a dormire e lascio Marco e Dario che passano una brutta mezz'ora, perché dopo aver visto in lontananza la prua di un traghetto che sembra venirci incontro nel buio pesto arriva uno scroscio di pioggia a fare muro, ma la nave di sicuro ci vede sui suoi strumenti: abbiamo l'AIS che segnala la nostra posizione, infatti sono qui a scrivere (ahahahaha, battutatccia). Una delle prime cose da sostituire sarà il radar che non funziona e in occasioni come questa è molto utile.
Il temporale passa e il cielo diventa un tappeto di stelle, la via lattea si riflette sull’acqua. Il resto della notte scorre molto più tranquillo tra un turno e l'altro di Dario e Marco già stanchi per la notturna della notte precedente.

^_^

4 commenti:

  1. ... felicissima tu sia “qui” a scrivere! 😊⭐️⭐️⭐️

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  2. Maaamma che paura i temporali in barca. Beh, a me fanno paura i temporali ovunque. Li sopra ci sarebbe l ansia aggiuntiva di non saper nuotare. Ma mi affascina molto seguirvi nei vostri viaggi per mare. Proprio oggi Fabio diceva quanto sarebbe bello avere una barca...io non i ci vedrei sopra, ma mai dire mai. Baci.

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    1. beh, allora come prima cosa impara a nuotare... altrimenti come fai?? oppure continui a seguire noi, mica è detto che tutti sono fatti per stare per mare!! ti abbraccio Luna!

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