Vado in giro a fare la spesa, sotto un sole cocente, ci sono ancora 42-43°.
Arrivo al villaggio, dove c’è un bel mercato e una pescheria, compro frutta, verdura, formaggi, olive, e anche dei pesci, merlani, che scopro essere una specie di naselli, ma senza sapore, nonostante la buonissima acquapazza in cui li ho cotti.
Il villaggio di Gruissan è proprio grazioso, le imposte di legno delle vecchie case sono verniciate in tutte le gradazioni del verde e del blu, come potrebbero non piacermi!
Al mio rientro, trovo Marco e Alain che stanno sostituendo la cucina elettrica messa da Alain con la vecchia cucina Electrolux a gas, che lui per fortuna aveva conservato; non è nuovissima ma andrà bene. Quella elettrica ha la superficie liscia, non è basculante e non ha fermi per le pentole, in una parola non si può usare in navigazione. Alain ci ha raccontato che in navigazione non cucinavano mai, a noi invece capita e in ogni caso anche quando si è in rada è bene avere una cucina basculante, arriva sempre qualche onda improvvisa e una pentola sul fuoco che scivola via può essere molto pericolosa. Alain aveva conservato anche due bomboline Camping Gas, di quelle che si rendono vuote e te le ridanno piene praticamente ovunque, molto comode, una è piena e l'altra lo è per metà, questo ci darà l'agio di usare la cucina almeno per un po', potremo poi cambiarle quando terminerà una delle due e per allora saremo in Italia.
Al termine del lavoro usciamo poco fuori dal porto. Ci sono 25 nodi di vento e l’angolo massimo di sbandamento è 15°!! Facciamo un po' di prove con le diverse vele, diamo ancora e preparo un pranzo veloce e fresco con pomodorini del nostro orto portati da casa. Al rientro in porto Alain ritorna a casa sua. È stato veramente gentile e generoso, ci ha aiutato tantissimo e ci ha lasciato moltissimi pezzi di ricambio e altre cose a bordo, andando via ha detto che era felice di lasciare la barca in mani capaci ed entusiaste, che bel complimento! Prima di andare a dormire Marco vorrebbe fare una doccia (qui continuano ad imperversare i 43°), ma l’acqua non arriva e si rende conto che l’autoclave fa uno strano rumore: il pressostato ha i contatti consumati. Dunque inforca la luce a led da mettere in fronte appena comprata e si mette al lavoro. Per fortuna tra i moltissimi pezzi di ricambio lasciatici da Alain c'è anche un pressostato, che non va bene per questo autoclave, ma che “presta” volentieri i suoi contatti al vecchio, così da due se ne fa uno, e possiamo di nuovo usare l’acqua. Ora non ci resta che aspettare Dario, che arriverà il 6, insieme a Vanessa, per fare insieme la traversata verso l’Italia.
^_^
Che bello leggere le vostre avventure in barca a vela! Siete mitici!
RispondiEliminaUn abbracio
Grazie Annalisa!! che bello che ci segui! un abbraccio a te ^_^
Elimina🍀🍀🍀❤️🍀🍀🍀
RispondiElimina^_^
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