giovedì 11 giugno 2020

Il nostro inverno Siciliano - le persone

Qui a Marina di Ragusa la comunità di "abitanti-sulle-barche" a svernare è cresciuta man mano che l'autunno andava avanti. Alla fine di novembre si potevano contare circa 30 imbarcazioni abitate, tra cui tre famiglie con i bambini, la nostra compresa. Tutti i bambini hanno frequentato la scuola elementare del paese, costituendo un bel gruppetto italo-franco-irlandese, che ha arricchito le classi già multietniche. Sara si è integrata immediatamente, assumendo una bella cadenza siciliana e imparando a destreggiarsi tra i "talé", "mi siddìa", "acchiana", a discapito dell'inglese che è invece la lingua più comunemente parlata sui pontili del porto. Altra importantissima conquista per lei è stato poter girare liberamente con la sua bici insieme agli altri bambini, sul lungomare e fino nella piazza del paese, magnificamente interdetti alle auto.
Il nostro inverno siciliano è stato caratterizzato, oltre che da quello metereologico, anche da un altro tipo di calore, quello umano. I primi con cui abbiamo legato sono stati Enrico, Kai e Tristan di cui ho già accennato qui. I primi di ottobre Enrico e Kai sono volati in Trentino per andare a prendere la moglie Giulia e il figlio più piccolo Aua. Nel periodo in cui Enrico e Kai non c'erano, abbiamo "adottato" Tristan che è stato spesso con noi a cena allietandoci con i suoi dolci, tra cui una favolosa crème brulée. A metà dello stesso mese, Kamana e il suo equipaggio hanno mollato gli ormeggi e preso il mare diretti oltre oceano, alle Bahamas.
Kamana in partenza ©Enrico Tettamanti
Kamana in partenza (photo credit Enrico Tettamanti)
Vi consiglio di andare a dare un'occhiata al loro profilo Instagram, sono meravigliosi, come lo sono le loro foto (Giulia è una bravissima fotografa, oltre che cuoca sopraffina).
A colmare il vuoto lasciato dai Tettamanti, dopo poco sono arrivati l'equipaggio italo-francese di Luna Blu, Lucile, Laurent e Nino, coetaneo di Sara, e l'equipaggio italo-irlandese di Tabasco, Nora, Filippo, Patrick e Sean, di poco più piccoli di Sara e Nino. 
I bambini hanno formato un bel gruppetto mettendo su, grazie ad un'idea di Patrick e Sean, un servizio di consegna a bordo di cornetti freschi la domenica mattina, il "Croissant Express", che ha riscosso un enorme successo stroncato poi dal confinamento.
Croissant Express ©NoraClinton
(photo credit Nora Clinton)

Sara, Patrick, Nino e Sean
Sara, Patrick, Nino e Sean
La piccola comunità dei "living on board" nel corso dei mesi si è andata man mano arricchendo. 
Il pontile dove siamo rimasti ormeggiati tutto l'inverno ospitava, oltre Maramea, numerose altre barche abitate, tra queste un due alberi con una coppia di francesi con i quali abbiamo subito legato, Stefan e Anne, con a bordo un bellissimo incrocio di american bulldog, Gozer.
Anne e Gozer
Anne e Gozer
Accanto a noi è arrivata un'altra Amel, un 54 piedi, con a bordo Sabina e Ruedi, svizzeri tedeschi. Sabina è di origini pugliesi, dunque parla anche italiano, con Ruedi comunichiamo in inglese. Loro sono di casa, hanno passato anche lo scorso inverno a Marina di Ragusa e conoscono praticamente tutti gli habitués, la maggior parte degli "svernanti" infatti passa l'inverno qui da diversi anni. Simpaticissimi e accoglienti, abbiamo condiviso cene e aperitivi finché non sono partiti per passare un po' di tempo con le famiglie in Svizzera. Sono tornati di recente, quando le maglie del confinamento hanno cominciato ad allentarsi, e dopo aver passato 14 giorni di quarantena cautelativa a bordo, si sono trasferiti in una casina in attesa dei lavori di carenaggio alla loro barca, Wasabi. Ma ci sono venuti a salutare praticamente tutti i giorni, compreso quello della nostra partenza.
Ruedi e Sabina
Ruedi e Sabina

Ruedi e Sabina
Ruedi e Sabina
Di fronte a noi vedete quell'enorme catamarano? Si chiama Zubenubi ed è di Rolf e Alice, di loro non ho foto da mostrarvi, ma posso segnalarvi il loro canale YouTube, dove pubblicano dei bei video relativi alle loro navigazioni.
Oltre a loro ci sono stati molti altri, troppi da citare, da tutto il mondo: americani, tedeschi, svizzeri, austriaci, polacchi, francesi, inglesi, argentini, maltesi, olandesi, russi... una bellissima comunità! 
Ma Marina di Ragusa ci ha regalato anche la conoscenza delle persone del posto. Anche in questo caso le parole chiave sono state calore, accoglienza e simpatia.
Tutti i soci e i fornitori del G.A.S. (di cui ho parlato qui), sorrisi, racconti, simpatia "a tinchité", come dicono qui.
Tutti gli ormeggiatori, super professionali, sempre attenti e solleciti, affabili e gentili. Tra loro Domenico, originario di Castellabate, con cui ho condiviso chiacchierando il mio amore per Punta Licosa, un piccolo paradiso nel Cilento.
Le tre ragazze della reception, Fabiana, Francesca e Viviana, gentilissime, disponibili e assai simpatiche. Tra loro abbiamo legato in particolar modo con Viviana, vulcanica ed energica come la sua terra, sempre pronta a darci una mano ogni volta che ne avevamo bisogno. Abbiamo conosciuto il marito Tano e i loro bambini, e il loro gruppo di amici con i quali ci siamo subito trovati in sintonia: Boris e Marta, venuti da Barcellona a passare un inverno nella terra natia di lui, Vincenzo e Chiara, Serena e Marco, Roberta e Melo tutti con figli più o meno coetanei di Sara. Insieme a tutti loro abbiamo passato serate in piazza, condiviso aperitivi, gite e pranzi. L'ultimo a marzo - subito prima del confinamento - a casa di Viviana e Tano, dove c'erano anche le due crew di Luna Blu e di Tabasco, una bellissima giornata di sole tiepido, all'insegna della musica (abbiamo scoperto la bellissima voce di Nora, accompagnata dal gruppo di Tano) delle risate e del buon cibo siciliano. Riuscite ad individuarci nella foto animata qui sotto, in mezzo a tutte queste belle persone? 
©VivianaPluchino
©Viviana Pluchino
Ultimo, ma non certo per importanza è un compagno di scuola di Sara, Daniel, appassionato pescatore e assidua presenza a bordo, almeno finché il confinamento lo ha permesso. Un ragazzino intelligente e divertente, a cui tutti e tre siamo ormai molto affezionati.
Sara e Daniel
Sara e Daniel
Il clima, la sicurezza del porto, ma soprattutto queste persone, ci spingono a ritornare a passare un nuovo inverno a Marina di Ragusa, se tutte le caselle andranno al loro posto.
Nel prossimo post, sempre nell'intento di aggiornarvi rispetto a tutti gli accadimenti degli ultimi nove mesi, vi racconterò di un incontro che ci ha arricchiti ulteriormente. La nostra famiglia si è ingrandita. Molti di voi capiranno immediatamente a chi mi riferisco... a presto!
^_^ 

5 commenti:

  1. salutami il capitano e sarocchia che a quanto vedo si sta facendo una bellissima signorina...

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    1. Certamente lo farò, anche se non sono proprio sicura di chi sei. Riccardo forse?

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