domenica 7 giugno 2020

Il nostro inverno siciliano - i posti che abbiamo visitato

Ma davvero esiste l'inverno in Sicilia? a me è sembrato che ci abbia solo sfiorati, che l'estate sia stata seguita da una sorta di seconda primavera, che si è ripresentata puntuale a metà marzo dopo un breve intermezzo tra dicembre e febbraio, durante i quali le temperature sono state più che accettabili, con qualche burrasca alternata a lunghi periodi di sole tiepido.
Niente a che vedere con i piovosi e gelidi inverni toscani. La campagna toscana è stupenda, la amo ed è stata la mia salvezza nel periodo in cui abbiamo lasciato la tanto amata Filibusta, non avrei mai potuto vivere in città, inoltre mi ha regalato delle amicizie profonde e belle che sono per me un tesoro inestimabile, ma per una come me impastata di sale e sole, è troppo umida e fredda.
Durante questi mesi non abbiamo potuto girare molto, vuoi perché prendere un'auto a noleggio per tanti mesi sarebbe stato troppo costoso, vuoi perché il confinamento cominciato a metà marzo ha impedito a tutti di muoversi. Tuttavia, tra ottobre e marzo, siamo riusciti, oltre che ad andare a Modica e a Scicli, anche a vedere la stupenda villa Romana di Piazza Armerina, il Castello di Donnafugata e molto velocemente Catania, che merita sicuramente una visita più approfondita.
La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, in provincia di Enna, è un palazzo urbano imperiale (circa 3500 mq) che risale al IV secolo d.c. Dal 1997 patrimonio dell'Unesco, è ricca di splendidi e ricercati mosaici, quasi perfettamente conservati, come gli ambienti che compongono la costruzione. A mio parere vale da sola una visita in Sicilia, che pure è una regione ricchissima di siti meravigliosi.
Villa romana del Casala - Piazza Armerina (EN) ©ValeriaDeRiso
Villa romana del Casale - Piazza Armerina (EN)
Villa romana del Casale - Piazza Armerina (EN)

Villa romana del Casale - Piazza Armerina (EN)
Villa romana del Casale - Piazza Armerina (EN)
Nell'abitato di Piazza Armerina (la villa romana si trova nella campagna vicina) ci siamo imbattuti per puro caso in un interessante Casa-Museo del Contadino, fondata dal sig. Mario Albanese che ne è il curatore e gestore. Il sig. Albanese, insegnante in pensione, per oltre vent'anni si è dedicato al restauro e alla raccolta di mobili ed oggetti legati alla cultura agro-pastorale, ora esposti in un fondo anticamente abitato da un massaro, figura di fiducia del proprietario terriero. Oggi è lui in persona a fare da guida negli ambienti dove è ricostruita minuziosamente la vita della famiglia contadina dell'800. Vale la pena di visitarla e di dare un sostegno, anche in denaro, a questo signore appassionato che mantiene con le sue sole forze (anche economiche) questa piccola chicca, ricca di dettagli di tutti i tipi. [Via Garibaldi, 57/A; visite tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 18:30, per info 333.9138634]
Mario Albanese, Casa Museo del Contadino - Piazza Armerina (EN) ©ValeriaDeRiso
Mario Albanese, Casa Museo del Contadino - Piazza Armerina (EN)
Anche il Castello di Donnafugata merita senz'altro una visita. Si tratta di una dimora gentilizia del tardo '800 in stile tardo-gotico.
Castello di Donnafugata (RG) ©ValeriaDeRiso
Castello di Donnafugata (RG)
Castello di Donnafugata (RG) ©ValeriaDeRiso
Castello di Donnafugata (RG)
Guardate che radici ha questo ficus che è nel giardino.
All'esterno del castello c'è la bottega di un casaro dove abbiamo comprato il formaggio Ragusano dop più buono assaggiato finora, secondo il Capitano.
A Catania ci siamo fermati giusto poche ore e ci è rimasta la voglia di ritornare, magari lo faremo questa estate, quando probabilmente riusciremo a visitare la costa est della Sicilia.
In quelle poche ore siamo riusciti a vedere solo il Teatro Greco-Romano e l'Odeon, un teatro minore
Teatro Greco-Romano di Catania ©ValeriaDeRiso
Teatro Greco-Romano di Catania
e la piazza che ospita il duomo intitolato a Sant'Agata e il famoso elefantino di basalto considerato l'emblema della città siciliana e chiamato dai catanesi "Liotru", nome probabilmente dovuto alla storpiatura dell’appellativo Eliodoro.
Eliodoro era forse un nobiluomo siciliano vissuto nell’VIII secolo che, secondo una leggenda, avrebbe tentato di diventare vescovo della diocesi. Non avendo ottenuto la carica, avrebbe apostatato trasformandosi in negromante e fabbricatore di idoli, subendo per questo motivo la morte sul rogo. Secondo tale tradizione, fu proprio lui l’autore del simulacro in pietra lavica. In realtà non ci sono dati certi su quando e da chi sia stata realizzata la statua dell'elefante. La tesi più accreditata sembra essere quella del geografo arabo Idrisi riportata durante il suo viaggio in Sicilia nel XII secolo: nel periodo in cui visitò Catania l'elefante si trovava già all'interno delle mura della città, i catanesi lo consideravano una statua magica, in grado di proteggere il centro abitato dalle eruzioni dell'Etna; secondo Idrisi la statua sarebbe stata costruita durante la dominazione cartaginese o bizantina.
L'elefante di basalto e la cattedrale dedicata a Sant'Agata - Catania ©ValeriaDeRiso
L'elefante di basalto e la cattedrale dedicata a Sant'Agata - Catania
La piazza del Duomo ospita anche la fontana dell'Amenano, costruita nel 1867 dal maestro napoletano Tito Angelini in marmo di Carrara. Rappresenta il fiume Amenano come un giovane che tiene una cornucopia dalla quale fuoriesce l'acqua che si versa in una vasca dal bordo bombato. L'acqua, tracimando da questa vasca, produce un effetto cascata che dà la sensazione di un lenzuolo. Da qui il modo di dire in siciliano "acqua a linzolu" per indicare la fontana. L'acqua che cade dalla vasca si riversa nel fiume sottostante, che scorre ad un livello di circa due metri sotto la piazza.
Fontana dell'Amenano - Catania ©ValeriaDeRiso
Fontana dell'Amenano - Catania
I primi di marzo io e Sara siamo andate a trovare la mia mamma, giusto in tempo prima di rimanere bloccate come tutti gli italiani. Nei pochi giorni che abbiamo passato con la mia famiglia abbiamo trascorso una bellissima giornata agli scavi di Pompei, con una bravissima guida che ci ha raccontato moltissime cose interessanti. Io c'ero stata quando avevo più o meno l'età che ha Sara ora, e avevo voglia di ritornarci da tempo; è stato davvero bello, soprattutto perché lo scorso anno avevamo visitato il Museo Archeologico di Napoli, dove sono conservati moltissimi reperti recuperati durante gli scavi, e avevamo potuto ammirare un plastico in scala di tutta la città riportata alla luce, non mancava dunque che visitarla di persona.
Le strade di Pompei e i blocchi per attraversarle ©ValeriaDeRiso
Le strade di Pompei e i blocchi per attraversarle
Tornate a casa l'Italia è stata bloccata per le note vicende. 
Nel prossimo post vi racconterò invece delle persone che abbiamo incontrato e che hanno arricchito la nostra vita negli ultimi nove mesi.
^_^

10 commenti:

  1. Ma che c'è di più bello che salire sul treno per andare la lavoro e leggermi un vrl racconto della tua vita siciliana? Ho visto tutti i posati che citi e ne conservo un ricordo bellissimo. Soprattutto di Catania che non mi aspettavo così bella e che invece ho apprezzato molto. In particolare il suo bel corso, il mercato del pesce (imperdibile!) e gli arancini del Bar Savia. Per non parlare dell'escursione (indimenticabile) sull'Etna! Il motivo per il quale non ne ho mai scritto sul blog è ebbe entrambe le volte in cui siano stati in Sicilia, girandola in lungo e in largo, non ho mai detto nulla a tutti i parenti che ho lì, ma da buibi asociali la scelta sarebbe stata: girare per la Sicilia o passare da una casa all'altra a salutare tutti e pranzare con tutti. Qualche senso di colpa ce l'ho, ma diversamente non avrei visto poco e niente...ben trovati cara Vale, mi sono mancati tanto i tuoi diari di bordo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Luna, ti capisco!! anche a me succede quando vado a Salerno che tra una visita e l'altra il tempo si riduce tantissimo e a volte non si riesce a fare tutto quello che si vorrebbe. Avete fatto bene a saltare i pranzi familiari e a godervi questa magnifica terra, così ricca di siti patrimonio dell'UNESCO. Un abbraccio caro!

      Elimina
    2. Ti chiedo scusa per i refusi: leggendo sul treno , quando lascio un commento ho fretta di inviare per paura che cada la connessione e sparisca tutto!

      Elimina
    3. Ma figurati Luna, non c'è problema, ti capisco, succede anche a me!

      Elimina
  2. yesssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss.....evviva il DIARIO di bordo...di maramea...ciao ragazzi a presto Ric e Ulla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Belli! spero che questa estate riuscirete a venire a far parte di questo diario!! baci!

      Elimina
  3. Che bei posti! e che sogno un inverno cosí ;)
    iLa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. iLa!! ciao cara. effettivamente è stato un inverno poco inverno, almeno per come siamo abituati noi! un abbraccio caro

      Elimina

Grazie di essere qui! se hai voglia di dirmi qualcosa, sarò felice di risponderti ^_^