In questo periodo dell'anno, soprattutto dopo le mareggiate, non è infrequente imbattersi sulle spiagge in "strane cose" che si capisce essere organiche, ma delle quali è difficile individuare la natura.
Per esempio questi nastri di sabbia, li avete mai visti?
Sono molto fragili e sottili e hanno una caratteristica orlatura su uno dei lati.
Sono le ovature di un Gasteropode Naticide dal poetico nome di Neverita Josephinia.
Più comunemente conosciuta come Natica, o in inglese Moon snail, Chiocciola della Luna, ha una conchiglia leggermente appiattita, globosa e liscia, di un delicato rosa pallido, da cui deriva probabilmente il suo nome. La natica impasta le uova con la sabbia con un muco da lei secreto e le depone sul fondo, in primavera, tra marzo e giugno.
A dispetto di tutta la poesia e la delicatezza della sua forma, del suo nome e delle sue ovature, la Natica è una infallibile e vorace predatrice: è lei, infatti, la responsabile dei perfetti forellini delle conchiglie bivalvi che troviamo spiaggiate.
Ovature di Neverita josephinia ed esemplari di Neverita josephinia
La Natica immobilizza il bivalve predato (ma a volte anche altri gasteropodi) con il piede e con delle secrezioni chimiche, e in genere sceglie come punto per la perforazione la parte più vecchia della conchiglia, chiamata umbone, dove si trovano gli organi sessuali o digestivi; inizia a raschiare la conchiglia della sua preda con una struttura cartilaginea estroflessibile ricoperta da svariate file di minuscoli e affilatissimi dentelli, la radula, con un movimento circolare che copre circa 20 °; poi si riposa per un periodo che va dai 120 ai 300 secondi, durante i quali ritrae la proboscide contenente la radula, e copre il punto da perforare con un organo accessorio del piede, la ghiandola perforatrice, le cui secrezioni sciolgono chimicamente il carbonato di calcio della conchiglia predata. Queste due fasi, in cui si alternano l’attività fisica della radula e quella chimica della ghiandola, possono andare avanti anche per più di 60 ore alle fine delle quali, terminato il foro, la Natica inserisce la proboscide e divora la preda.
Questo pasto, che richiede un lavoro così duro e lungo, potrà essere sufficiente per i successivi 5-14 giorni (fonte Andrea Bonifazi).
Le prede della Neverita Josephinia
Neverita Josephinia con ovature e prede
E che mi dite di questo?
ovature di Murice spinoso (Bolinus brandaris)
A prima vista sembra una spugna, vero? e invece sono le ovature dei Murici spinosi (Bolinus brandaris).
ovature di Murice spinoso (Bolinus brandaris)
Il murice spinoso è un mollusco gasteropode con una conchiglia robusta munita di prolungamenti spinosi e dalla forma rigonfia allungata in una estremità del sifone. La colorazione esterna varia dal giallo al bruno, l’apertura dal giallo all’arancio, e ha dimensioni che variano attorno ai 6-8 cm. È una specie carnivora e si ciba di pesci morti e di altri molluschi, come le Natiche infatti anche i Murici perforano il guscio delle loro prede secernendo una sostanza acida. Vivono su fondali fangosi, in colonie molto numerose; anche la riproduzione avviene, durante il periodo primaverile, in grossi gruppi che depongono collettivamente le uova assemblandole in una queste grosse palle che sembrano spugne, contenenti migliaia di teche, che a loro volta custodiscono migliaia di uova.
Il Murice è conosciuto fin dall’antichità: Egizi, Greci e Fenici lo utilizzavano per produrre la porpora reale, secreta da una ghiandola, dal colore violaceo. Da ogni mollusco si poteva estrarre solo una goccia e questo la rendeva estremamente preziosa: nell'Iliade è narrato infatti che solo le principesse potevano indossare i veli di porpora.
La pesca dei murici era talmente remunerativa che i Fenici per pescarli si spinsero ben al di là delle "Colonne d'Ercole", arrivando fino alle Canarie.
Spesso la sua conchiglia vuota viene occupata dai paguri, come in questo bellissimo video (anche se non si tratta di conchiglie di murice).
Quelle che compaiono nelle foto erano spiaggiate, esposte all'aria e al sole non più "vive" purtroppo. Naturalmente se capita di vederle in acqua è meglio non toccarle affatto, ma limitarsi ad osservarle.
Scusa per il ritardo con cui rispondo, ma mi era sfuggito il tuo commento. Quando si trovano spiaggiate credo che oramai ci sia ben poco da fare, aria e sole non danno scampo alle piccole vite; naturalmente è diverso se le si osserva sul bagnasciuga, magari in quel caso si fa in tempo a metterle in salvo di nuovo in acqua.
Scusa se ti rispondo così tardi, sono stata senza connessione diversi giorni e mi sono sfuggiti alcuni commenti. Non ne ho idea sai? probabilmente lasciate al sole si seccano abbastanza da poterle poi conservare, io non ho mai provato. Però se riesci sarebbe una bella cosa insegnare ai bambini cosa sono e a rispettare i piccoli animali che si trovano in acqua (anche i poveri granchietti che muoiono nei secchielli!!)
😲
RispondiEliminaForte eh? capisci perché mi appassiono tanto?
Elimina❤️
RispondiElimina💙💙💙
EliminaQuando capita di imbattersi in queste ovature, è meglio rimetterle in acqua o lasciarle dove le abbiamo trovate?
RispondiEliminaQuelle che compaiono nelle foto erano spiaggiate, esposte all'aria e al sole non più "vive" purtroppo. Naturalmente se capita di vederle in acqua è meglio non toccarle affatto, ma limitarsi ad osservarle.
EliminaQuando capita di imbattersi sulla sabbia in queste ovature, è necessario rimetterle in acqua o lasciarle lì dove sono state trovate?
RispondiEliminaScusa per il ritardo con cui rispondo, ma mi era sfuggito il tuo commento. Quando si trovano spiaggiate credo che oramai ci sia ben poco da fare, aria e sole non danno scampo alle piccole vite; naturalmente è diverso se le si osserva sul bagnasciuga, magari in quel caso si fa in tempo a metterle in salvo di nuovo in acqua.
EliminaMi è capitato di trovare delle ovature di murice spiaggiate (e già vuote, da quel che posso vedere), esiste un modo per conservarle?
RispondiEliminaPensavo sarebbe carino portarle alla scuola di mio figlio ma ho paura marciscano in fretta.
Scusa se ti rispondo così tardi, sono stata senza connessione diversi giorni e mi sono sfuggiti alcuni commenti. Non ne ho idea sai? probabilmente lasciate al sole si seccano abbastanza da poterle poi conservare, io non ho mai provato. Però se riesci sarebbe una bella cosa insegnare ai bambini cosa sono e a rispettare i piccoli animali che si trovano in acqua (anche i poveri granchietti che muoiono nei secchielli!!)
EliminaNon trovando più il mio commento chiudo e la ringrazio per eventuale risposta
RispondiEliminaBuonasera, non ho capito a quale commento si riferisce, sarà lieta di rispondere alle domande che vorrà fare
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