martedì 30 giugno 2020

A Siracusa, con una passeggiata a Noto (5-15 giugno 2020)

Al nostro arrivo nella baia di Porto Grande Siracusa ci accoglie con uno dei tramonti più spettacolari visti finora, grazie anche alla bellezza imponente del Castello Maniace e della luna piena.
Luna piena al tramonto - Castello Maniace, Siracusa ©ValeriaDeRiso
Luna piena al tramonto - Castello Maniace, Siracusa
Questa baia è tranquilla, riparata e ampia, il fondo fangoso tiene bene. L'Isola di Ortigia è un bel vedere. Sul lato ovest c'è una piccola spiaggia proprio accanto alla foce del fiume Anapo, dove tutte le mattine possiamo portare Kiba a correre e sguazzare nell'acqua.
A pochi passi dal piccolo porticciolo dove è possibile lasciare il tender, accanto al Tempio di Apollo, c'è un fornitissimo mercato di frutta e verdure, oltre che di spezie, frutta secca, formaggi e pesce freschissimo. Poco distante, in via della Maestranza, una delle strade che partono da Piazza Archimede, la piazza con la Fontana di Diana, c'è l'ufficio postale, la bellissima libreria storica Mascali e, da poco, anche un negozio che vende frutta e verdura biologica freschi e prodotti siciliani (da provare assolutamente il formaggio caprino Talé), tra cui il miele dell'ape nera eoliana. E poi c'è Artale, la nostra pasticceria preferita, che fa degli ottimi cannoli senza glutine, ma soprattutto dei buonissimi arancini senza glutine!!!
Dato che abbiamo dei documenti da fare che richiederanno un po' di tempo, questo è il posto ideale.
Come ho detto, sul lato Ovest della baia sfocia, accanto al breve corso d'acqua Ciane, il fiume Anapo, che nasce sul Monte Lauro, la cima più alta dei Monti Iblei. Questo fiume deve il suo nome al fatto che in molti punti del suo percorso s'ingrotta nel sottosuolo, scomparendo alla vista, deriva infatti dal greco Άναπος, che significa "invisibile". Come la Fonte Aretusa, anche l'Anapo è legato ad un mito greco al rapimento di Persefone, figlia di Zeus e Demetra, da parte di Ade: volendo la ragazza per sé, Ade emerse dal suo regno sotterraneo attraverso un varco (di cui ancora oggi rimane traccia nella geografia siciliana, una pozza circolare e profonda sul Monte Lauro, antico vulcano dei Monti Iblei, da cui sgorga il fiume). La ninfa Ciane dai capelli turchini (in greco κυανό) compagna di Persefone, vedendo Ade che tentava di rapire Persefone, cercò di salvarla afferrando il carro in fuga, ma invano, perché il dio infuriato la colpì trasformandola in un corso d’acqua. Allora Anapo, che amava profondamente la ninfa, per restarle accanto, decise di farsi tramutare a sua volta in un fiume che scorresse vicino alla sua amata e ora i due fluiscono paralleli fino a tuffarsi insieme nelle acque del Porto Grande di Siracusa.
Incuriositi dalle canoe che quotidianamente escono dalla foce dell'Anapo, una mattina, dopo aver portato Kiba a fare lo sgambamento del mattino, ci siamo addentrati con il tender in uno dei suoi piccoli canali. Ci è sembrato di entrare in un'altra dimensione, quasi fiabesca e senza tempo. 
Anapo, Siracusa ©ValeriaDeRiso
La vegetazione era fittissima e ovunque c'erano rondini che sfrecciavano sul pelo dell'acqua, gallinelle d'acqua e anatre, che vedendo Kiba si guardavano bene dal farsi avvicinare. Sul fondo basso moltissimi muggini di tutte le dimensioni, anche molto grandi. 
Anapo, Siracusa ©ValeriaDeRiso

Anapo, Siracusa ©ValeriaDeRiso
Una corrente fortissima e contraria ci ha impedito di spegnere il motore del tender, che pur al minimo disturbava la quiete del paesaggio.
Qualche giorno dopo abbiamo noleggiato un auto per poterci recare negli uffici della questura a rinnovare i passaporti: erano troppo lontani da raggiungere a piedi e non c'era possibilità di salire sugli autobus cittadini con Kiba. Questo però ci ha dato l'opportunità, nel pomeriggio, di arrivare a Noto, distante circa mezz'ora da Siracusa. Noto, definita "capitale del Barocco", nel 2002 è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, insieme con le altrecittà tardo barocche del Val di Noto. Fu interamente ricostruita dopo il violento terremoto avvenuto nel 1693, che devastò buona parte di questa zona della Sicilia.
L'ingresso al centro storico avviene attraverso la Porta Reale, costruita nel 1838 nell'imminenza di una visita del re Ferdinando di Borbone, il re delle due Sicilie. 
Noto - Porta Reale ©ValeriaDeRiso
Noto - Porta Reale
Sembra di camminare all'interno di una enorme scenografia barocca, a cui i materiali di costruzione e lo stile omogenei danno un grande fascino. Lungo il corso si incontrano numerose chiese e palazzi imponenti: il Palazzo Ducezio, edificato nel 1746 rifacendosi ad un modello architettonico importato dalla Francia, e attualmente sede del Comune;
Noto - Palazzo Ducezio ©ValeriaDeRiso
Noto - Palazzo Ducezio
la Cattedrale di San Nicolò;
Noto - Cattedrale di San Nicolò ©ValeriaDeRiso
Noto - Cattedrale di San Nicolò
Noto - Cattedrale di San Nicolò ©ValeriaDeRiso
Noto - Cattedrale di San Nicolò
la chiesa di San Carlo al Corso, intitolata a San Carlo Borromeo;
Noto - San Carlo al Corso ©ValeriaDeRiso
Noto - San Carlo al Corso
il Palazzo Nicolaci di Villadorata, una residenza in stile barocco, costruita a partire dai primi anni del 1700, caratterizzata da sei balconi più piccoli (tre per lato), sorretti da mensoloni scolpiti uno in modo diverso dall'altro, con le sembianze di leoni, bambini, centauri, cavalli alati, chimere e sirene.
Noto - Palazzo Nicolaci di Villadorata ©ValeriaDeRiso
Noto - Palazzo Nicolaci di Villadorata
La MezzaMarinaia, ispirata da queste figure, trova un muretto e fa la Sfinge
MezzaMarinaia-Sfinge
Andiamo a zonzo godendoci questo scenario tra le poche persone in giro, per lo più abitanti del paese.
Noto ©ValeriaDeRiso
Noto ©ValeriaDeRiso

^_^

6 commenti:

  1. valu che meraviglia tutto! già prima avevo voglia di ritornare in Sicilia ma ora ... sempre di più! e ho voglia di starci un bel po' e di girarla con calma. prima o poi spero di riuscire a farlo! grazie dei tuoi reportage! (la foto del Castello di Maniace mi ha fatto pensare a Castel dell'Ovo 😉 ma non riesco/posso qui linkarti una foto). baci!!

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    1. Sì, lo capisco, la Sicilia è veramente bellissima!

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