Migaloo, che nella lingua degli aborigeni vuol dire "compagno bianco", è una megattera albina, di cui ho già parlato tanto tempo fa qui.
È la più famosa tra le uniche quattro megattere bianche di cui si conosca l'esistenza, tra le quali una avvistata in Norvegia nel 2015.
Migaloo è un maschio; da quando è stato avvistato per la prima volta nel 1991 al largo della costa dell'Australia orientale, è stato protetto dalle autorità australiane, viene monitorato da un pattugliamento aereo e nessuna persona, barca, sub, aeroplano, jet ski, gli si può avvicinare a più di 500 metri, pena una salatissima multa.
Da allora è stato avvistato quasi ogni anno, e di recente lungo la costa orientale dell'Australia sono apparsi due cuccioli albini che pare siano suoi figli.
L'ultimo avvistamento risale al 5 luglio 2015 nello Stretto di Cook in Nuova Zelanda; in quell'occasione è stato prelevato un campione di DNA per stabilire se fosse lui con certezza.
Il 28 gennaio scorso sul sito del Department of Conservation è stata data la conferma ufficiale a quella che era una "quasi-certezza" dovuta alla conformità della sua pinna dorsale: è lui, il DNA non mente.
Durante l'annuale rilevamento degli individui presenti in Nuova Zelanda lo scorso anno si sono contate 137 megattere, un numero record dal 1964, anno della fine della caccia a questi cetacei, segno molto incoraggiante!
E qui anche un video, un po' vecchiotto, ma meglio di nulla.
Le megattere si trovano negli oceani e nei mari di tutto il mondo e percorrono migrazioni lunghe fino a 25.000 chilometri ogni anno. Si nutrono solo d'estate - prevalentemente di krill e piccoli pesci - nelle acque polari e migrano verso acque tropicali o sub-tropicali per riprodursi e partorire in inverno. Durante l'inverno, sono sostenute dalle riserve di grasso che accumulano nella peculiare gobba che le caratterizza insieme alle lunghe pinne bianche.
I maschi delle megttere cantano, delle canzoni complesse, che durano da 10 a 20 minuti e vengono ripetute per ore.
Compiono salti acrobatici fuori dall'acqua dove ricadono violentemente in modo assai spettacolare.
La loro presenza dà una speranza che la catena alimentare ancora non si è esaurita, e se non le sterminiamo del tutto - insieme ai capodogli, le balenottere e tutti gli altri cetacei - con i bombardamenti sottomarini alla ricerca forsennata del petrolio, forse ce la facciamo ad non arrivare al punto di non ritorno.
Lunga vita alle balene dei canti!!!
photo credit Department of Conservation Le macchie gialle presenti sul dorso sono alghe attaccatesi nelle acque fredde dell'Antartide, ma si staccheranno appena Migaloo passerà in acque più calde. |
Da allora è stato avvistato quasi ogni anno, e di recente lungo la costa orientale dell'Australia sono apparsi due cuccioli albini che pare siano suoi figli.
L'ultimo avvistamento risale al 5 luglio 2015 nello Stretto di Cook in Nuova Zelanda; in quell'occasione è stato prelevato un campione di DNA per stabilire se fosse lui con certezza.
Il 28 gennaio scorso sul sito del Department of Conservation è stata data la conferma ufficiale a quella che era una "quasi-certezza" dovuta alla conformità della sua pinna dorsale: è lui, il DNA non mente.
Durante l'annuale rilevamento degli individui presenti in Nuova Zelanda lo scorso anno si sono contate 137 megattere, un numero record dal 1964, anno della fine della caccia a questi cetacei, segno molto incoraggiante!
E qui anche un video, un po' vecchiotto, ma meglio di nulla.
Le megattere si trovano negli oceani e nei mari di tutto il mondo e percorrono migrazioni lunghe fino a 25.000 chilometri ogni anno. Si nutrono solo d'estate - prevalentemente di krill e piccoli pesci - nelle acque polari e migrano verso acque tropicali o sub-tropicali per riprodursi e partorire in inverno. Durante l'inverno, sono sostenute dalle riserve di grasso che accumulano nella peculiare gobba che le caratterizza insieme alle lunghe pinne bianche.
I maschi delle megttere cantano, delle canzoni complesse, che durano da 10 a 20 minuti e vengono ripetute per ore.
Compiono salti acrobatici fuori dall'acqua dove ricadono violentemente in modo assai spettacolare.
La loro presenza dà una speranza che la catena alimentare ancora non si è esaurita, e se non le sterminiamo del tutto - insieme ai capodogli, le balenottere e tutti gli altri cetacei - con i bombardamenti sottomarini alla ricerca forsennata del petrolio, forse ce la facciamo ad non arrivare al punto di non ritorno.
Lunga vita alle balene dei canti!!!
^_^
Oh, Vale, che gioia ogni tanto una buona notizia! Sono proprio contenta sia per il nuovo avvistamento di Migaloo, sia per il fatto che si sia con buona probabilità riprodotto con successo (dato non così scontato per gli esemplari albini di diverse specie), sia per la crescita del numero di questi meravigliosi cetacei.
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso questa bella notizia!
Già Viviana, è una bella notizia, soprattutto in mezzo a tante brutture come il massacro annuale dei globicefali alle Faroe, lo sterminio incessante che avviene nella famigerata baia giapponese di Taiji, gli innumerevoli spiaggiamenti in tutto il mondo e il recente piccolo morto a furia di selfie...
EliminaPurtroppo il mondo è pieno di idioti e non manca mai occasione d'averne conferma...
Eliminacommento da non pubblicare ... bellissima notizia vali, ma, da buona zia di nipote lavagnetta ti dico che: ultimo avvistamento 2105 ... ritorno al futuro??? 😊😊😊 baci sempre!
RispondiEliminaperché non pubblicare? pubblico e correggo, e grazie per la segnalazione! baci a te!
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