Anche quest'anno siamo ripartiti con il nostro orto, e ai semenzai per i pomodori, le piattelle, le zucchine, il basilico, i peperoni, i peperoncini, l'insalata, l'aglio, le cipolle abbiamo aggiunto un nuovo ortaggio, con un metodo di coltivazione diverso e, per noi, del tutto nuovo: le patate nei sacchi di iuta.
Avevamo visto tempo fa un video di Grazia Cacciola in cui spiegava come riprodurre e coltivare patate e zenzero in questo modo, ripromettendoci di provarci appena possibile; poi abbiamo ricevuto in regalo da Martino Ragusa (che abbiamo l'onore e il piacere di conoscere di persona) il suo bel libro "Orto e mangiato - come coltivare un orto su balconi e terrazzi e gustarne i frutti", nato dalla sua esperienza di coltivatore "da orto" e poi "da vaso", in cui illustra in comode schede come coltivare i diversi ortaggi e poi, nella seconda parte del libro, come cucinarli.
Nella scheda dedicata alle patate descrive anche lui la coltivazione nei sacchi di iuta. E così ci siamo lanciata nell'impresa.
Abbiamo comprato delle patate biologiche abruzzesi e delle patate di una varietà locale, le abbiamo lasciate germogliare; le abbiamo tagliate rispettando la posizione dei germogli, e le abbiamo sistemate - il 7 aprile - in 30 cm di terriccio mescolato a sabbia di fiume nei sacchi di iuta arrotolati. Dopo 18 giorni - il 25 aprile - le piante erano così:
Man mano che crescono bisogna aggiungere terriccio e srotolare il sacco, interrando la pianta fin quando continua a crescere: le patate nuove cresceranno dal fusto interrato. Si può aggiungere concime organico dopo che la pianta avrà raggiunto almeno 15 cm di altezza.
Una volta preso il via crescono a vista d'occhio: ecco le piante dopo soli 5 giorni dalle foto qui sopra - il 30 aprile:
Una vera soddisfazione....
In questi giorni abbiamo trasferito le piantine di piattelle e alcune di pomodori in terra piena.
Per proteggerle dagli attacchi famelici delle chiocciole e delle limacciole (che qui sono gigantesche!), oltre ad usare la cenere di legna e i gusci d'uovo frantumati, durante la notte le copriamo, almeno finché le loro dimensioni saranno ridotte, con le vaschette della ricotta e quelle trasparenti in cui vendono fragole e pomodori.
Bisogna avere la pazienza e la costanza di metterle all'imbrunire e toglierle al mattino presto, in modo che le piante possano godere dell'aria e della luce agevolmente, anche perché traspirando si forma un po' di condensa, però ne vale la pena: si riusa qualcosa che altrimenti finirebbe nella spazzatura - per quanto differenziata - in modo utile e continuo, visto che le vaschette possono poi essere lavate e usate di nuovo l'anno successivo, almeno finché le piantine avranno delle dimensioni tali da premetterne l'uso.
Alcune delle piantine non sfuggono agli attacchi, perché soprattutto le limacciole piccolissime riescono a passare sotto le vaschette o attraverso i buchini, però la cenere di legna costituisce un buon deterrente oltre a diventare un'ottimo arricchimento per il terreno.
:o)
Una sola parola: BRAVISSIMI!
RispondiEliminaBella l'idea dei sacchi di juta, e soprattutto la protezione ecosostenibile contro le lumache!
Speriamo che tutti prendano esempio!
Ciao Filibustieri, grazie dell'utilissimo post e buon weekend.
@ Ilaria week end passato a rincalzare la terra nei sacchi di iuta, a interrare piantine, a zappettare, concimare, proteggere dagli uccelli, dalle lumache & co... ehehe soddisfazione si, ma come è bassa la terraaaaa!!!!
EliminaChe bel post, siete sempre unici, in ogni cosa che fate c'è sempre un grande rispetto e amore... bravissimi! Felice fine settimana!
RispondiElimina@ Valentina non ti nascondo che anche il risparmio che ci permette di avere tutto questo lavoro fa la sua parte nello sprone a lavorare... poi però c'è anche il resto, più romantico... mettere le mani nella terra è proprio bello!
Eliminaciao vale, non ho ancora letto il post, volevo solo dirti che sul mio blog c'è un pensiero per te! baci
RispondiElimina@ Serena grazie! ho letto il tuo post prima di rispondere al tuo commento!!!
Eliminabaci baci
Complimenti, post interessante e divulgativo! Grazie per quello che fate e che diffondete! buona settimana thesoundofamily
RispondiElimina@ Mommymarty più che divulgazione, dal momento che siamo piuttosto inesperti e alle prime armi, condividiamo le nostre imprese ehehe, così chi ci legge può pensare: se lo fanno loro posso farlo anche io! e più siamo meglio è, si impara a rispettare la natura ancora di più.
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