Qualche giorno dopo il nostro rientro dalla vacanza al mare, nel campo di fronte casa nostra, dove questa primavera siamo andati a "cogliere" le coccinelle, un furgone ha portato una ventina di arnie.
Il campo in questione è molto ampio, un paio di ettari coltivati ad erba medica.
Ne siamo stati molto felici; amiamo le api, insetti ultilissimi a tutte le colture.
In quegli stessi giorni avevamo sistemato in giardino una piscinetta dove la Gnoma potesse divertirsi a fare il bagno e giocare con tutte le sue "caccavelle" per dirla alla napoletana o "ciottolini" per dirla alla toscana (noi siamo bilingue sapete?).
Nel giro di pochissimo la piscina era invasa da centinaia di api assetate... poverelle, col clado che fa!!! nemmeno un bidone d'acqua gli avevano messo, che si arrangino da sole, o per meglio dire, che si arrangino quelli che abitano nei pressi del campo!
Pensate che hanno vuotato la ciotola dell'acqua del rottweiler del notro vicino due volte nel giro di un'ora.
Come ho detto prima, le api non ci infastidiscono, se non si sentono minacciate non sono aggressive, ma così tante tute insieme diventavano un pericolo per noi, soprattutto per la Gnoma, alla quale abbiamo spiegato che non vanno scacciate, che ci osservano e se ne vanno, ma lei sempre una bimba di quasi tre anni resta, non si può pretendere che non faccia mai qualche gesto che possa rivelarsi fatale.
La soluzione?
Un bel secchio pieno d'acqua fresca, con due panni bianchi appoggiati in modo che siano sempre umidi, all'ingresso del nostro giardino.
Qualcuna purtroppo ci precipita dentro e affoga, ma la maggior parte arriva, beve e se ne va... si è formata una sorta di "autostrada delle api" tra il campo e casa nostra.
Abbiamo imparato a conoscerci reciprocamente e conviviamo perfettamente.
Anche la Gnoma non mostra di averne paura e comunque ha capito che in loro presenza bisogna muoversi con calma e cautela, e che è meglio non avvicinarsi troppo al secchio.
Ne siamo stati molto felici; amiamo le api, insetti ultilissimi a tutte le colture.
In quegli stessi giorni avevamo sistemato in giardino una piscinetta dove la Gnoma potesse divertirsi a fare il bagno e giocare con tutte le sue "caccavelle" per dirla alla napoletana o "ciottolini" per dirla alla toscana (noi siamo bilingue sapete?).
Nel giro di pochissimo la piscina era invasa da centinaia di api assetate... poverelle, col clado che fa!!! nemmeno un bidone d'acqua gli avevano messo, che si arrangino da sole, o per meglio dire, che si arrangino quelli che abitano nei pressi del campo!
Pensate che hanno vuotato la ciotola dell'acqua del rottweiler del notro vicino due volte nel giro di un'ora.
Come ho detto prima, le api non ci infastidiscono, se non si sentono minacciate non sono aggressive, ma così tante tute insieme diventavano un pericolo per noi, soprattutto per la Gnoma, alla quale abbiamo spiegato che non vanno scacciate, che ci osservano e se ne vanno, ma lei sempre una bimba di quasi tre anni resta, non si può pretendere che non faccia mai qualche gesto che possa rivelarsi fatale.
La soluzione?
Un bel secchio pieno d'acqua fresca, con due panni bianchi appoggiati in modo che siano sempre umidi, all'ingresso del nostro giardino.
Non sono bellissime, tutte in fila a bere lungo il bordo? |
Qualcuna purtroppo ci precipita dentro e affoga, ma la maggior parte arriva, beve e se ne va... si è formata una sorta di "autostrada delle api" tra il campo e casa nostra.
Abbiamo imparato a conoscerci reciprocamente e conviviamo perfettamente.
Anche la Gnoma non mostra di averne paura e comunque ha capito che in loro presenza bisogna muoversi con calma e cautela, e che è meglio non avvicinarsi troppo al secchio.
Osservarle è bellissimo.
Il Capitano ha notato che ce ne sono anche alcune che non bevono, ma stanno lì a regolare il flusso e a controllare che tutto si svloga tranquillamente, una sorta di "servizio d'ordine"!
Per finire qualche scatto in bianco e nero...
Ogni tanto qualcuna fa visita alla Gnoma durante i suoi bagnetti, ma finora senza nessun danno per nessuno!
:o)
che idea geniale altrimenti poteva essere un problema. bacetti
RispondiElimina@ Mami infatti non lo sono, un problema intendo... siamo felici di averle in giro nel giardino.
Eliminabacetti a te
Ho imparato con le api che se non fai movimenti bruschi e non le scacci urlando, loro si fanno i fatti loro pur standoti vicino. Discorsetto diverso per le vespe che l'anno scorso mi hanno pizzicato in 4, contemporaneamente... solo perchè mi ero avvicinata in una zona che avevano deciso loro! Le foto sono bellissime come sempre :*
RispondiElimina@ Sarah è verissimo quello che dici, e purtroppo è verissimo anche per le vespe... per fortuna io non ho mai sperimentato la puntura di nessuna delle due specie.
EliminaLe foto sono miste, un po' mie un po' del Capitano
:o)
p.s. off topic, lo sai che la Gnoma si porta la tua letterina a letto e ogni tanto se la fa leggere? credo che, nella sua testolina, abbia fatto una sovrapposizione con la letterina di Babbo Natale...
:oP
una vera manna per il tuo orto appena nato e per il pero. certo così tante, con la gnoma in giro, qualche attenzione è necessaria. Credo che sia molto bello e interessante poterle osservare nella loro organizzazione e anche per Sara sarà una bella lezione. Mi sarebbe piaciuto mettere un arnia per facilitare l'impollinazione ma la mamma non può rischiare di essere punta, fortunatamente ne abbiamo parecchie che arrivano chissà da dove. KissKiss
RispondiElimina@ barbara il pero, poverino, non ha nemmeno un fiorellino e nemmeno una perella... poi con il vento secco che c'è stato ultimamente si è ritrovato con quasi tutte le foglie bruciate... secondo me soffre perché sta antipatico a Marco ahahahah, poverello, chissà perché.
EliminaMa lui lotta, io lo vedo!
Bellissime immagini e considerazioni...
RispondiEliminaa me le api fanno paura, nel senso che evito la loro vicinanza, non riesco a stare calma...ma le rispetto tantissimo perchè sono portatrici di vita!
@ Verdiana lo capisco benissimo, molte persone ne hanno timore. In questo caso meglio stare lontani da loro, che se impaurite a loro volta pungono, pur se questo fa loro perdere la vita...
EliminaFantasticooo!
RispondiEliminaNon avevo mai visto questa cosa con le api, ma in effetti bisognerebbe pensarci più spesso in questo momento di siccità.
Io nei giorni scorsi ho provato a metter fuori un contenitore per dare da bere agli uccellini, ma la sera l'ho vuotato per non far depositare le uova alle zanzare e non sono riuscita a vedere se è servito a qualche creatura... ma di acqua ce n'era ancora tanta.
Riproverò nella speranza di dissetare qualche esserino.
Voi siete sempre in prima linea con idee molto utili e pratiche.
Ciao toscanacci!
@ Ilaria in realtà questa "soluzione" del secchio con l'acqua e gli stracci è stata dettata solo dall'intuito... è stato un tentativo, ed è riuscito. Il campo dove si trovano le arnie è enorme e l'unica "fonte" vicina siamo noi e i nostri due vicini... poi il nulla, per cui poverelle era ovvio che venissero qui.
EliminaAnche qui abbiamo il problema delle zanzare, ma siamo circondati dai fossi, per cui il secchio non costituiva un problema, anche perché tra l'evaporazione e il numero costante di api che si abbeverano si svuota abbastanza in fretta!
Belle foto...voi siete una famiglia di gente coraggiosa!!! Nonostante abbia da tempo fatto pace con il fatto che gli insetti - specialmente quelli dotati di aculeo - fanno parte del mondo, con così tanti tutti insieme chiamavo i pompieri!!!
RispondiEliminaA presto!
:)
@ Anna non credo che i pompieri avrebbero risolto il problema, però capisco il timore che possono suscitare, soprattutto quando ci sono in giro i bimbi e non si sa che reazioni possano avere. Diciamo che a noi è andata bene!
Eliminatu mi apri il cuore.
RispondiEliminasempre.
@ firulì e tu mi fai arrossire... sul serio!
Eliminabaciuzzi