Il Cavolfiore è un ortaggio bisfrattato, spesso non viene consumato perché il suo odore risulta sgradito, io invece lo amo moltissimo, piace anche alla Gnoma e al Capitano, ed essendo l'inverno la sua stagione a casa nostra si consuma almeno una volta alla settimana.
Questa ricetta è di Martino Ragusa, una vera sicurezza dunque; l'originale è sul Giornale del Cibo, il sito di cui Martino Ragusa è il curatore.
Questa ricetta è di Martino Ragusa, una vera sicurezza dunque; l'originale è sul Giornale del Cibo, il sito di cui Martino Ragusa è il curatore.
Quando si tratta delle sue ricette le seguo alla lettera: sono sempre di sicura riuscita, per cui qui la riporto identica a come l'ha pubblicata lui, che suggerisce di usare il cavolfiore bianco, verde o rosso, o anche il bel cavolo romano.
Ingredienti per 4 persone:
350 g di penne
800 g di cavolfiore
100 g di olive verdi snocciolate
3 filetti di acciuga sott’olio sgocciolati
2 cucchiai di pinoli
2 cucchiai di uvetta rinvenuta in acqua tiepida
2 cucchiai di pecorino grattugiato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 spicchio di aglio
Una cima di finocchietto selvatico
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
pepe nero di mulinello o pestato nel mortaio (il pepe io non lo uso, per via della Gnoma)
sale
Pulire il cavolfiore dalle foglie esterne e dividerlo in cimette, poi lessarlo in abbondante acqua salata considerando che nella stessa acqua si dovrà poi anche lessare la pasta.
Cuocere per 10 minuti (io avrei fatto meglio a ridurre questo tempo di 2/3 minuti, come si vede dalle foto) dal momento in cui l'acqua riprende a bollire.
Raccogliere le cime con un mestolo forato e metteterle a scolare in uno scolapasta, tenendo da parte l'acqua di cottura.
In un'ampia padella dai bordi alti scaldare l'olio e soffriggere le cimette una volta asciutte. Quando cominciano a dorarsi, aggiungere i filetti di acciuga spezzettati, l'uvetta, i pinoli, le olive, un ciuffetto di finocchio selvatico tritato e lo spicchio di aglio pelato e schiacciato.
Quando l'aglio diventa trasparente sfumare con un cucchiaio di acqua di cottura del cavolfiore e cuocere a fuoco vivace per 5 minuti, aggiungendo altra acqua di cottura se dovessero asciugarsi troppo.
Lessare le penne nell'acqua di cottura del cavolfiore e scolarle al dente tenendo da parte un po' di acqua di cottura. Versare la pasta nella padella insieme al cavolfiore e fare insaporire a fuoco vivace per un paio di minuti mescolando continuamente.
A fuoco spento eliminare l'aglio, pepare e aggiungere il pecorino e il parmigiano.
Mescolare bene e usare qualche goccio dell'acqua di cottura tenuta da parte per aggiustare la morbidezza.
350 g di penne
800 g di cavolfiore
100 g di olive verdi snocciolate
3 filetti di acciuga sott’olio sgocciolati
2 cucchiai di pinoli
2 cucchiai di uvetta rinvenuta in acqua tiepida
2 cucchiai di pecorino grattugiato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 spicchio di aglio
Una cima di finocchietto selvatico
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
pepe nero di mulinello o pestato nel mortaio (il pepe io non lo uso, per via della Gnoma)
sale
Pulire il cavolfiore dalle foglie esterne e dividerlo in cimette, poi lessarlo in abbondante acqua salata considerando che nella stessa acqua si dovrà poi anche lessare la pasta.
Cuocere per 10 minuti (io avrei fatto meglio a ridurre questo tempo di 2/3 minuti, come si vede dalle foto) dal momento in cui l'acqua riprende a bollire.
Raccogliere le cime con un mestolo forato e metteterle a scolare in uno scolapasta, tenendo da parte l'acqua di cottura.
In un'ampia padella dai bordi alti scaldare l'olio e soffriggere le cimette una volta asciutte. Quando cominciano a dorarsi, aggiungere i filetti di acciuga spezzettati, l'uvetta, i pinoli, le olive, un ciuffetto di finocchio selvatico tritato e lo spicchio di aglio pelato e schiacciato.
Quando l'aglio diventa trasparente sfumare con un cucchiaio di acqua di cottura del cavolfiore e cuocere a fuoco vivace per 5 minuti, aggiungendo altra acqua di cottura se dovessero asciugarsi troppo.
Lessare le penne nell'acqua di cottura del cavolfiore e scolarle al dente tenendo da parte un po' di acqua di cottura. Versare la pasta nella padella insieme al cavolfiore e fare insaporire a fuoco vivace per un paio di minuti mescolando continuamente.
A fuoco spento eliminare l'aglio, pepare e aggiungere il pecorino e il parmigiano.
Mescolare bene e usare qualche goccio dell'acqua di cottura tenuta da parte per aggiustare la morbidezza.
:o)
mi segno la ricetta !! grazie
RispondiElimina@ Estrella ringrazierai Martino!!!
Eliminaoddiocheacquolinaaaaaaaaaaaa !!!
RispondiEliminadomani vado a comprare gli ingredienti.
bacio :*
@ Franny sapessi ieri sera che involtini buoni buoni ho fatto! sono riuscita a scattare le foto mentre cucinavo, presto pubblico anche la loro ricetta.
EliminaUhmmmmmmmmm questa mi sa di pasta strabuonissima!!!! Slurp :)
RispondiElimina@ Sarah lo è, gustosa e profumata!
EliminaSarà anche bistrattato il cavolfiore ma io un piatto così me lo maGnerei molto volentieri :D
RispondiElimina@ Baol... ecco, appunto!
Eliminainteressante il tuo blog. dalle ricette, ai libri, ai lavori all'uncinetto. ti seguirò. Alessandra
RispondiElimina@ Alessandra qui trovi le mie passioni. Benvenuta!!
RispondiEliminaAnche a me il cavolfiore piace molto, però in effetti il suo odore mentre cuoce è terrificante... mi sembra che penetri persino nelle pareti! Certo che questa pasta è proprio promettente. Mi toccherà subire l'odore del cavolfiore... He! He! He! Un bacione!
RispondiElimina@ Viviana sai che io non lo sento per niente fastidioso l'odore? è vero, è un po' forte, ma meglio di tanti altri, secondo il mio naso... che cosa strana se ci penso, visto che a moltissimi (mio fratello, per esempio) dà una noia insopportabile! ma vale la pena, si si... magari prova a mettere un cucchiaio di aceto nell'acqua di cottura.
RispondiElimina....sto andando a ritroso....
RispondiEliminaFAME!!!! questa si ORA!!!! qui!
@ zia mariella questa pasta è semplice, ma profumata e buonissima! però ci vuole il finocchietto... e a Marini nel prato c'è!
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