sabato 30 agosto 2014

* " 'E buàtte", ovvero i pomodori pelati

Siamo dei grandi consumatori di pomodoro. Tra spaghetti, pizza e preparazioni varie in questa casa non deve mancare, MAI!

Già lo scorso anno c'eravamo cimentati nell'impresa, con 50 kg di San Marzano biologici acquistati da una azienda nelle vicinanze, più un po' dei nostri, che - essendo noi neofiti della coltivazione e non avendo ancora il pozzo - non erano proprio i più bei pomodori del mondo.
Inoltre era la nostra "prima volta" anche come conservieri ed avevamo solo le poche conoscenze acquisite con l'osservazione quando eravamo bambini, l'errore era in agguato e non ci siamo preoccupati di fare la cronaca della nostra produzione. 

Tuttavia, superando ogni aspettativa, lo scorso anno, in due, siamo riusciti a imbarattolare tutti i 50 kg e poco più in una sola giornata. Purtroppo i  56 barattoli da 500 gr e i 9 da 1 kg ad aprile scorso erano già finiti. 

Quest'anno abbiamo acquistato dalla solita azienda 75 kg di San Marzano, e il nostro orto ampliato ne ha prodotti fin ora almeno 40 kg, e continua ancora. 
Sarà per il sistema di irrigazione a goccia costruito dal Capitano, sarà per il pozzo che finalmente abbiamo potuto far scavare, sarà per le piogge inaspettate e frequenti di quest'estate, sarà per le mie incursioni anticimice.... il nostro raccolto di pomodori del 2014 è davvero strabiliante.

Il primo giorno di agosto abbiamo programmato l'imbarattolamento, coinvolgendo una coppia di ignari amici in visita qui con i figli: di ritorno a Salerno dopo le vacanze hanno fatto una sosta da noi; finalmente riescono a venire a trovarci e noi che facciamo? li mettiamo a fare i pelati!!!
Per fortuna questa attività è stata gradita, ha suscitato anche in loro ricordi d'infanzia, ed è stata un'esperienza talmente positiva che una volta tornati a casa, trovando anche il loro orto in piena produzione, hanno fatto a loro volta i pelati!!!

Molte delle foto che vedrete, sono state scattate da loro.

Abbiamo lavato i barattoli da 500 gr e i loro tappi, e li abbiamo messi nel forno a 100° per 30 minuti, per la sterilizzazione.
Sul tavolo da lavoro erano pronte le foglie di basilico fresco, lavate e ben asciugate, il sale, una insalatiera con uno scolapasta dentro e una vuota per metterci le bucce. Sul fornello una pentolona piena a metà d'acqua per la scottatura.

Questo il procedimento che seguiamo di solito, facendo una sorta di catena di montaggio.
  • Laviamo i pomodori e  facciamo un'incisione a croce sulla parte apicale, eliminando le eventuali parti toccate o con la bolla (facile che ci sia quando piove tanto, o le irrigazioni non sono regolari, e non si dà nulla come facciamo noi)
Foto Paolo O.
  • Li scottiamo in acqua bollente, 3 minuti, non di più!
Foto Paolo O.
  • Allo scadere dei tre minuti usando una schiumarola - in modo da riutilizzare l'acqua per il prossimo gruppo di ortaggi - li mettiamo nelle placche del forno, in modo che  rimanendo in un unico strato la loro temperatura scenda un po' e non ci si ustioni le dita nella successiva operazione di pelatura.
Foto Paolo O.
  • Man mano che eliminiamo la buccia li mettiamo in uno scolapasta appoggiato in una insalatiera, in modo da raccogliere l'acqua in eccesso che va eliminata altrimenti la conserva viene troppo acquosa. Altra operazione che di solito facciamo è eliminare la parte apicale del pomodoro, che in genere resta sempre un po' più acerba e dura.
Foto Vesna B.
Tutte queste operazioni vanno fatte abbastanza velocemente perché i pelati vanno messi caldi nei barattoli, che se sono caldi a loro volta è ancora meglio: l'aria calda all'interno del barattolo favorirà la formazione del sottovuoto, indispensabile per la buona conservazione. A volte può capitare, quando le quantità sono abbondanti che si raffreddino, noi diamo una scaldata a bagnomaria al barattolo pieno e aperto o ad una certa quantità di pomodori già pelati e pronti per passare nei barattoli.

  • Subito prima di chiudere il barattolo stringendo molto bene il coperchio, aggiungiamo una foglia di basilico e un pizzico di sale in superficie che contrasti la fermentazione.
Foto Paolo O.
  • Una volta chiusi per bene i barattoli si procede alla bollitura.
Lavorando con grosse quantità abbiamo comprato un fornello da esterno a GPL, e un pentolone di alluminio dove riusciamo a sistemare, avvolti con degli stracci perché non si rompano urtando tra di loro durante la bollitura, circa una trentina di barattoli alla volta. 

Foto Paolo O.
  • Li lasciamo bollire per circa 30 minuti e poi li lasciamo a raffreddare nell'acqua, lentamente. 
Foto Paolo O.
Quest'ultima è forse la parte più lunga e noiosa, dati i tempi lunghissimi di raffreddamento dell'acqua, ma è necessaria! Una volta si usavano dei bidoni altissimi, e bisognava usare una sedia per infilarcisi dentro a mettere e poi togliere i barattoli, ora è un po' difficile trovarli, e forse con questi pentoloni è tutto più sicuro.

I barattoli vanno poi conservati in un posto fresco, asciutto e buio.
E speriamo che questa volta ci bastino fino all'estate prossima!

:o)


martedì 26 agosto 2014

* togliamo un po' di polvere...

È da giugno che manco. Troppe cose da fare e da seguire, poca voglia di stare al computer nel tempo che rimane tra un'incombenza e l'altra, e il blog è presto abbandonato.
Vi faccio un piccolo riassunto e mi impegno ad essere presente come prima!
Quest'anno abbiamo ingrandito l'orto, che ci ha dato parecchio da fare, ma anche tantissime soddisfazioni.

Melanzane e zucchine, che ancora sono in produzione nonostante le piogge abbondanti di questa estate bislacca, bellissime.


Susine gocce d'oro e prugne in gran quantità, subito trasformate in profumatissima confettura, col solito metodo usato per la confettura di more e quella di albicocche.


Pomodori San Marzano e Cuori di bue in quantità impressionanti.


Fin ora abbiamo calcolato di aver trasformato questa abbondanza - tra i nostri e una parte acquistati in una vicina azienda biologica - in pelati per circa 150 kg!!!


E la produzione continua al ritmo di circa 10 kg a settimana... Vi racconterò il procedimento.
Sulle piante ce ne sono ancora parecchi in maturazione, al momento sono attaccati dalle cimici, che rimuovo a mano tutti i giorni (!!!!!) anche dall'olivo, un lavoro un po' impegnativo, ma dal risultato così soddisfacente che ne non demordo.

Però non abbiamo solo lavorato come delle alacri formichine, al contrario ci siamo concessi anche dei bei momenti di svago come delle allegre cicale.

Siamo stati al mare.

Santa Maria di Castellabate (Sa)
In questo luogo paradisiaco (San Marco - Punta Licosa - Cilento), grazie al Caos benevolente abbiamo incontrato un carissimo amico in rotta verso la Grecia con la sua barca a vela.

Roberto Soldatini e Denecia - San Marco di Castellabate (Sa)
Di lui vi parlerò presto in un nuovo post.

Siamo stati per boschi in Garfagnana.

Parco dell'Orecchiella
Facendo incontri molto emozionanti


E molte altre cose ancora, rischio di allungarmi troppo ...lavori miei, del Capitano, ma ve lo racconto poi. Come vedete ci sarà molto da leggere, restate sintonizzati!

A presto!

:o)