lunedì 26 novembre 2012

* nella nostra cucina - i biscottoni da inzuppo di Miciapallina [con piccole modifiche]

Abbiamo incignato [anche il campano ha i suoi verbi tipicamente regionali, ma a tutti gli effetti italiani, mica solo il toscano!!!] il nuovo robot degnamente: i biscotti che, ormai da agosto, mangiamo a colazione grazie alla favolosa ricetta di Miciapallina, che trovate QUI.
Nel tempo ho apportato delle piccole modifiche dovute alla cadenza quasi bisettimanale con cui li faccio: la ricetta originale prevede la buccia di due o tre limoni per 500 gr di farina, io ne faccio sempre una dose doppia, e di quattro, o sei limoni, senza buccia nel frigo ogni quindici giorni proprio non sapevo che farne, per cui ho variato gli aromi, come vedrete.
[Edit del 25 aprile 2016 (versione al cacao) e del 01 luglio 2020 (versione SENZA GLUTINE) in fondo alla pagina]
biscotti da inzuppo zenzero e cannella

L'esecuzione è molto semplice, e vi assicuro che se siete amanti dell'inzuppo nel latte o nel tè al mattino questi biscotti non vi deluderanno, sono perfetti e non si spappolano.

Come ho già detto, io ne faccio una dose doppia, con 1 kg di farina... qui trascrivo la MIA versione, quella della MICIA la trovate nel suo blog, La Gatteria.

Ecco cosa vi servirà [gli ingredienti segnati con l'asterisco sono stati modificati rispetto alla ricetta originale]:
1 kg farina zero *
400 gr zucchero di canna *
4 uova
100 gr di latte tiepido
140 gr di olio di semi *
2 cucchiaini da tè di zenzero in polvere *
1 cucchiaino da tè di cannella in polvere *
i semini di una bacca di vaniglia
20 gr di ammoniaca per dolci

NOTA sull'AMMONIACA per DOLCI
(per quanti potrebbero spaventarsi di fronte alla parola "ammoniaca")
L'ammoniaca per dolci non è l'ammoniaca solvente più conosciuta e molto tossica e irritante; quella conosciuta come "ammoniaca per dolci" è il carbonato d'ammonio, un sale di ammonio dell'acido carbonico [questa la sua formula (H4)2CO3], quella che tutti noi conosciamo è presente in natura sotto forma di gas molto solubile nell'acqua [questa la sua formula NH3]. Non l'ho mai sottolineato, dal momento che per me è scontato che gli ingredienti debbano essere "felici" - come dice Sonia de Il pasto nudo - ma prima di usarla l'ammoniaca (e di appestare la casa) ho indagato! Ho un bellissimo librino di Matteo Giannattasio - Gli additivi alimentari ed. l'Aratro - nel quale alla voce Carbonato di ammonio (E503), alias ammoniaca per dolci, la faccina è verde e sorridente. Per cui niente paura nell'usarla. Mi scuso in anticipo con tutti per la lezioncina da maestrina saccente, ma mi è sembrato necessario fugare timori, che potrebbero far desistere dal preparare questi fantastici biscotti.

E ora veniamo a noi e a come ho fare i biscottoni.
Ho passato lo zucchero di canna nel minipimer per farlo più sottile e far sì che si sciogliesse meglio e più velocemente nel montarlo con le uova intere.
Poi ho aggiunto lo zenzero,  la cannella e l’olio. 
Successivamente ho aggiunto piano piano la farina. Qui l'impasto ha cominciato ad indurirsi e, vista la mole, l'ho tolto dall'impastatrice che è sì fantasmagorica, ma ha una portata massima di 500 gr di farina.
Ho messo il latte in un pentolino grosso e ci ho fatto cadere dentro i semini della vaniglia, raschiando con un coltellino il baccello che poi ho lasciato dentro il latte giusto il tempo di intiepidirlo, in modo da recuperare in pieno l'aroma, poi ho aggiunto l’ammoniaca che, OCCHIO, gonfia! 
Ho finito di mescolare ben bene l'impasto con le mani e qui è entrata in gioco un'altra validissima aiutante: la Gnoma!!
biscotti da inzuppo zenzero e cannella
Insieme, sul piano di marmo che, nonostante l'impasto sia piuttosto appiccicoso, non necessita di farina, abbiamo formato dei serpentelli e tagliato dei bastoncini di circa una decina di cm [la Micia passa la parte che starà sopra nello zucchero, noi non lo facciamo più perché, per il nostro gusto vengono troppo dolci]. 
biscotti da inzuppo zenzero e cannellaPoi li abbiamo messi sulla teglia rivestita con la carta forno, ben distanziati perché crescono. 
biscotti da inzuppo zenzero e cannella
Abbiamo infornato a 180° [ventilato] per 12-13 minuti, et voilà!!! 
NOTA: attenzione a quando aprite il forno, tenete la faccia ben distante perché la “zaffata” di ammoniaca che uscirà è molto forte e piuttosto irritante.

E ora non mi resta che augurarvi BUON INZUPPO e dire GRAZIE MILLEMILA volte alla MICIA che ha segnato una svolta epocale nella nostra prima colazione!
Ah! la MICIA, è anche una bravissima fotografa, cliccate sul banner lì su sulla destra e andate a dare un'occhiata ai suoi scatti.

***[Edit del 25 aprile 2016]***
Ultimamente sto facendo questi biscotti sostituendo la farina zero, con la farina T1 (dunque integrale), parte della farina - circa 80 gr - con il cacao amaro, e il latte vaccino con il latte vegetale (di cocco e riso, avena, solo riso... quello che ho aperto al momento). Zenzero e cannella possono essere omessi o meno a seconda dei gusti e della disponibilità degli ingredienti.
Ecco il risultato, goloso, ma leggero.
Altra variante, buonissima, si ottiene aggiungendo a questa versione al cacao, la scorza di un'arancia grattugiata e sostituendo il latte vegetale con la stessa quantità di succo d'arancia. Dopo aver scritto questo post, inoltre, ho cominciato a fare i biscotti a pallina, leggermente schiacciati, trovo che quest'ultima forma sia più comoda e permetta di ottenere dei biscotti di dimensioni più ragionevoli.
biscotti da inzuppo al cacao senza latte

biscotti da inzuppo al cacao senza latte

***[Edit del 01 luglio 2020]***
Da circa due anni ho scoperto di essere intollerante al glutine, così pian piano sto convertendo tutte (o quasi) le ricette più amate in casa nostra.
Per la versione senza glutine di questi favolosi biscotti (che negli ultimi anni ho cominciato a fare tondi, modellando delle palline grandi quanto una grossa noce leggermente schiacciate, perché in cottura lievitano molto) ho sostituito la farina T1 con 460 gr di farina di riso integrale e 460 gr di farina di mais fioretto a cui aggiungo gli 80 gr di cacao amaro. Volendo, per un sapore più rustico si può usare anche la farina di grano saraceno dimezzando la farina di mais. A me piace molto anche questa versione, ma non al NormaCapitano che non ama  e non digerisce bene il grano saraceno.

:o)

11 commenti:

  1. ho visto finalmente il tuo negozio online... bellissime!!! la "maruzzella" poi mi fa morire!! :-)

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    1. @ francesca ho cercato di dare ad ogni ogeto un nome legato alla terra o al mare, come nel caso di "Maruzzella"...
      :o)

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  2. Ma che belli Valeria!!!
    Bellissimi!
    E la gnoma che tagliuzza poi è davvero mitica!.... qui alla Gatteria al massimo posso contare sull'aiuto dei pelosi... che però non è molto igienico!
    Grande!
    Vi voglio bene!
    Abbracci e nasinasi sparsi!
    miciapallina

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    1. @ Miciapallina beh... certo i pelosi è meglio tenerli lontani... però le gnome tendono a mangiare gli impasti... per fortuna l'odore penetrante dell'ammoniaca poi le convince che non è il caso di fare assaggi!
      Baci nasi a te e GG!

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  3. Mmmmm sembrano squisiti!!! Ma dove la trovi l'ammoniaca per dolci? e a cosa serve?
    Grazie!

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    1. @ Valentina, l'ammoniaca per dolci, o carbonato di ammonio, è un agente lievitante, dal classico odore, appunto, di ammoniaca. Io lo trovo al supermercato.

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  4. Che meraviglia!!!! Però io l'ammoniaca non la trovo proprio.... devo approfondire! E poi ci sono la cannella, lo zenzero...li adoro!!! Bravissime!!! Te e la gnometta!!!

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  5. Vaaaaaaaleeeeeee...buoniii!stavo proprio cèrcando una ricetta nuova di biscotti sani e veloci per la nostra colazione su cui cimentarmi x cui grazie mille, li provero' appena possibile...domanda: per farli durare consigli di metterli in una scatola di latta o durano anche tipo in un sacchetto di carta? E poi...e' proprio necessaria l'ammoniaca secondo te?non esiste nulla di meno chimico che possa sostituirla?grazie e super abbraccioneeee

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    1. @ Giorgia, io li conservo in un contenitore ermetico, credo che in un sacchetto di carta dopo qualche giorno perderebbero la fragranza.

      Quanto all'ammoniaca per dolci, niente paura: l'ammoniaca per dolci non è altro che bicarbonato d'ammonio, si volatilizza insieme alla parte acquosa della preparazione durante la cottura, infatti la sua caratteristica è quella di sottrarre acqua durante la reazione chimica che avviene in cottura.
      In alternativa potresti usare il comune lievito per dolci [che in genere è composto da una combinazione di un carbonato (bicarbonato di sodio) ed un acido (acido tartarico)] che ha la caratteristica di produrre anidride carbonica quando è sottoposto a calore e viene usato per fare aumentare di volume l'impasto... ma non vengono uguali, sono meno inzupposi e più duri.

      Di naturale c'è solo il lievito madre, e per queste preparazioni non è indicato... e non sono così esperta in cucina da poter dire se è sostituibile con il solo bicarbonato di sodio, ma qualcosa mi dice che non basterebbe da solo, perché per ottenere la lievitazione ci vuole la combinazione dei due agenti, carbonato e acido.
      baci baci!

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  6. .....perdindirindina Vale...che spiegazione tecnica super professionale mi hai dato....non posso fare altro che correre al suxmercato x comprare l'ammoniaca ..vadoooo!!, :-) baci

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  7. com'è che sono sempre 1 passo indietro....ora che arriva il forno tu c'infili un supermegafantasmagorico-robot di traverso....pant pant...sono esausta, mi arrendo!!

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